IL FIORE ALL'OCCHIELLO DELL'A.M.I.

« Older   Newer »
  Share  
Vietcong70
view post Posted on 1/11/2010, 23:05 by: Vietcong70




Con questo Topic vorrei cominciare a parlare delle nostre, avvolte bistrattate Forze Armate, le quali oramai sempre più vengono chiamate a ricoprire ruoli in missioni internazionali di peacekeeping, avvolte apprezzate altre volte aspramente criticate dai Comandi NATO per il nostro approccio Machiavellico alla guerra .

Vorrei cominciare a parlare dell’Arma più giovane (relativamente giovane perchè costituitasi ultima) in senno alle nostre FF.AA. (Forze Armate) cioè l’Aereonautica, fiore all’occhiello delle Missioni Italiane all’estero, sempre più chiamata a ricoprire un ruolo attivo e a tutti gli effetti integrata con le altre FF.AA. Europee nelle Missioni in ambito NATO e non più semplice osservatrice rilegata a ruoli di secondo piano.
Una degli aerei più validi e versatili a disposizione della nostra Aereonautica Militare è il Panavia Tornado, il suo progetto nasce nel lontano 1969 da un gruppo di lavoro Tedesco denominato “Panther” per lo studio di un velivolo che avrebbe sostituito i vetusti F104 della Luftwaffe.
L’idea del progetto Panther era di creare un velivolo cacciabombardiere che avrebbe dovuto operare con piste di volo ridotte, con un'autonomia adeguata e ottime doti di portanza, e con un'ala piccola per essere molto stabile a bassa quota, il primo volo di questo nuovo velivolo denominato Panther si ebbe l'8 aprile 1970.

f10403
Un vecchio F104 dell'AMI

Agli inizi degli anni ’70 altri Stati Maggiori di altre FF.AA. Europee si cominciarono a porre il problema di sostituire i loro vecchi velivoli costituiti da F104, F105, Sabre e Bucaneer, nacque così un consorzio tutto europeo formato da Francia, Germania e Italia, per lo sviluppo di un nuovo velivolo, a questo consorzio si aggiunse poi l’Inghilterra dopo aver notato i successi del prototipo Tedesco Panther il quale aveva riversato nel programma Europeo il progetto del Panther.
Il consorzio Trinazionale Europeo con l’aggiunta dell’Inghilterra nacque a Monaco nel 1972, esso fu chiamato Consorzio Panavia è rappresentò il più ambizioso e importante programma di cooperazione mai messo in cantiere dall’industria Europea dal dopo guerra, l’obbiettivo era di realizzare una sofisticata macchina aerea da combattimento capace di sostenere un impatto con i velivoli rivali di sempre, cioè con l’Unione Sovietica, il quale con i MIG23/27 e i SU24 avevano ampiamente superato in qualità tecnologica i velivoli della NATO degli anni 70.

jpg
Un Tornado Italiano in Afghanistan.

Con il consorzio PANAVIA si diete spinta a una esigenza tutta Europea di diventare autonomi dal punto di vista Militare nei confronti del massimo alleato dell’Occidente cioè gli Stati Uniti, la quale Europa degli anni 70 era fortemente condizionata dagli USA nella capacità industriale di produrre macchine americane su licenza, come gli elicotteri Huey e gli aerei Sabre.
La fase di definizione del progetto MRCA (Multi-Role Combat Aircraft) denominata solo successivamente progetto Tornado, fu tuttavia assai più laboriosa del previsto e non priva di imprevisti, come ad esempio la defezione della Francia dal programma per problemi con la dirigenza NATO (la quale ricordo al lettore era uscita dalla NATO nel 1966 per decisione dell’allora Ministro Francese De Gaulle), per proseguire altri progetti come quello che diede poi il vita al Sepecat Jaguar.
Inoltre non mancarono altri problemi di natura progettuale, come un sospetto boicottaggio industriale che rallentò notevolmente la realizzazione del bimotore del Tornado affidato alla British Aereospace, causa delle Turbine difettose acquistate da un’azienda Statunitense la quale forniva anche Turbine alla Northrop per il programma del suo F5 Tiger, che con la costruzione del Tornado si vedeva una grossa fetta di vendite all’estero compromessa.
Le Aziende coinvolte nella produzione del Tornado furono la già menzionata British Aereospace Inglese, la quale si occupò della produzione dei motori, la Messerschmitt-Bolkow Tedesca la quale li fu affidata tutta l’avionica e la strumentazione del Tornado, a la FIAT-AVIO per tutte le strutture e carpenteria dell’aereo.
Alla fine si riuscì a giungere un accordo con le varie esigenze operative dei diversi paesi coinvolti nella progettazione del Tornado e si stabilirono i parametri fondamentali dell’aereo: il Tornado sarebbe stato un Caccia Multiruolo bimotore e biposto ad ala a geometria variabile con un angolo minimo di 25° e uno massimo di 68° con prestazioni supersoniche. I ruoli operativi i quali la macchina era stata progettata per assolvere sono: supporto tattico ravvicinato, interdizione, superiorità aera, ricognizione.

panaviatornadof2cutaway
Schema tecnico del Tornado

La fase progettuale fu conclusa nel 1974 e subito dopo vennero realizzati 9 prototipi, il primo battesimo del volo del prototipo del Tornado si ebbe il 14 Agosto del 1975 all’aeroporto di Manching in Germania, mentre il primo Tornado dell’AMI (Aviazione Militare Italiana) versione IDS (INTERDIZIONE E ATTACCO AL SUOLO OGNITEMPO) volò il 25 Settembre del 1981 all’aeroporto Militare di Caselle, le consegne ai Reparti Operativi dell’AMI si conclusero nel 1984, il primo reparto dell’AMI ad aver testato i Tornado in ambito operativo è stato il 154° gruppo del 6° Stormo di Ghedi il 3Marzo del 1982.
L’armamento del Tornado è di tutto riguardo, la versione per l’AMI monta due cannoni da 27mm nel ventre della fusoliera, inoltre può trasportare 9.000 Kg di carico bellico, tra cui 4missili Sidewinder con guida infrarosso per un eventuale ingaggio con velivoli nemici.
Il battesimo del fuoco per i Tornado Italiani si ebbe nel 1991 nella prima Guerra de Golfo dove i Velivoli italiani di base Al Dhafra (ad Abu Dhabi) in 154 giorni effettuarono 1.096 sortite per un totale di 2.000 ore di volo, i 34 equipaggi coinvolti nella missione sganciarono un totale di 565 bombe dal 18Gennaio al 27Febbraio del 1991, perdendo un solo velivolo quello del Ten. Maurizio Cocciolone poi Capitano.
Agli inizi degli anni ’90 vista la oramai datata cellula facente parte di un progetto attempato, molte nazioni tra cui l’Italia avevano pensato di sostituire il Tornado con una macchina più giovane come Eurofighter Typhoon, ma a causa delle sempre più maggiori ridotte spese di bilancio dell’AMI e i ritardi anche in fase progettuale dell’EFA (European Fighter Aircraft) si è pensato di sostituire gradualmente i Tornado IDS con delle versioni aggiornate acquistandole da velivoli in sur-plus dalla RAF (Royal Air Force) Inglese, la quale Aviazione è stata l’unica a scartare la possibilità di sostituire i Tornado con altre macchine, avviando un programma di aggiornamento alla metà degli anni ‘90 su i suoi vecchi Tornado IDS aggiornandoli alla versione ADV.
Attualmente l’AMI possiede 99 Tornado tra modelli IDS e ADV, alcuni schierati in Afghanistan.

800pxtornadoze342arp
In foto uno degli ultimi Tornado Inglesi aggiornati alla versione ADV

Il Tornado ADV possiede un bireattore maggiorato che li permette superiori doti di accelerazione a regime transonico, inoltre è stata migliorata la fusoliera che garantisce più stabilità in volo al Tornado, inoltre la prua dell’aereo e più lunga di 136cm, questa modifica è servita a far spazio a un radar più potente per il bombardamento a terra, i serbatoi del carburante sono stati allargati, inoltre sono state apportate modifiche alle strutture alari che rendono l’aereo più maneggevole al bombardamento a terra, inoltre è stato migliorato anche l’armamento missilistico aria-aria con la sostituzione dei vecchi Sidewinder con i più aggiornati missili AMRAAM , i Tornado ADV dell’AMI montano gli ASPIDE (missili progettati e costruiti in Italia) in sostituzione dei Sidewinder.

I mutati scenari internazionali, la fine della Guerra fredda e la Guerra al Terrorismo Mondiale, hanno reso il Tornado (un Aereo che era destinato al tramonto per un avionica surclassata da Velivoli più Tecnologici) un Arma ancora valida, dove si richiede una notevole precisione di bombardamento per missioni di supporto alle truppe di Terra con scarso utilizzo da parte del nemico di sistemi Terra-Aria con una superiorità aera da parte della NATO.

Sperando di avervi fatto cosa gradita nel parlarvi di una Realtà tutta Italiana, mi aggiorno parlandovi in seguito di altri sistemi d'arma utilizzati dalle nostre FF.AA.

Edited by Cowboy President - 10/7/2013, 12:00
 
Top
7 replies since 1/11/2010, 23:05   1399 views
  Share