Posts written by Cowboy President

view post Posted: 3/8/2015, 18:29 DEBRIEFING OPERATION "THUNDER MAUL" - Debriefing
Raggiungiamo il “nuovo” uliveto ma, caxxo, manco il tempo di tirare il fiato che le sentinelle danno nuovamente l’allarme, un’altra pattuglia si sta avvicinando e noi siamo decisamente provati dal caldo e dai chilometri percorsi per allontanarci velocemente ed evitare il contatto epoi ….tanto ormai lo sanno che siamo qui, ragion per cui li affrontiamo e li eliminiamo.

Ad ogni modo ci spostiamo nuovamente ma cercando di rimanere comunque con la copertura dell’Uliveto.

Inizia a farsi tardi e, a questo punto, torniamo al piano A e mando Commando e Diana a mettere sotto osservazione il compound “Dente”, confidando sul fatto che ormai “Unghia” sia bruciato per Timurian e che, in ogni caso, tenendo sotto controllo noi “Dente” ed i Velites “Dito” potremo sempre, in caso i Velites non riescano a tendere l’imboscata, individuare il compound dove il VIP deciderà di passare la notte.

Commando e Diana preparano le loro Ghillie suit e si vanno a posizionare per mettere sotto osservazione “Dente”. Cip e Doc si muovono con loro per assicurarne la sicurezza.

Non appena i nostri si sono allontanati io e gli altri spostiamo nuovamente il nostro bivacco portandoci più all’interno dell’uliveto per cercare di guadagnare una copertura maggiore.

Inizia ad imbrunire, periodicamente ricevo rapporti da Commando circa la situazione ed il movimento su “Dente”. Ormai inizia ad imbrunire ed è un po’ che i leukanistani non si fanno vivi ma ….. mai dire mai … ecco delle luci che entrano nell’Uliveto ed iniziano a scandagliarlo … ci stanno cercando … se ci muoviamo ci sono ottime probabilità che ci sentano pertanto ci prepariamo ed aspettiamo … se ci trovano … peggio per loro.

Infatti ci trovano … solo per essere immediatamente segati da One Shot senza poter sparare un colpo.

MMhhhh ci spostiamo nuovamente ma non di molto, in modo da poter dare comunque assistenza ad i nostri posizionati nei pressi di “Dente”.
Con Gecko valutiamo il comportamento dei nostri avversari … probabilmente quest’ultima pattuglia aveva solo il compito di verificare se fossimo ancora in zona.

In ogni caso non possiamo fare molto ormai.
Confidiamo su Commando e sui Velites, che non riesco a contattare, per individuare Timurian o, nella migliore delle ipotesi, catturarlo prendendo la sua auto.
view post Posted: 3/8/2015, 18:03 DEBRIEFING OPERATION "THUNDER MAUL" - Debriefing
Vabbè…ormai la frittata è fatta, cerchiamo di limitare i danni. Ormai i leukanistani sanno che siamo qui e non c’è modo di far perdere le nostre tracce, siamo come un brufolo sul culetto di un neonato.

A questo punto cerco nuovamente di contattare Phyton. Riesco a parlarci con una comunicazione satellitare quanto mai disturbata e cerco di comunicargli che noi , adesso, cercheremo di attirare quanto più possibile l’alltenzione su di noi per dar loro la possibilità di muoversi più agevolmente. Ribadisco nuovamente l’ordine di tentare di catturare Timurian mentre si sposta da e per “Dito” .

Sperando che i Velites abbiano recepito tutta la comunicazione cerchiamo di raggiungere la copetura del vigneto che avevamo individuato prima.
Entriamo nel vigneto e cerchiamo di occultarci ma niente da fare.

Siamo invisibili dalla strada e dal fuoristrada ma la pattuglia appiedata che è scesa dalla collina si mette sulle nostre tracce e ci obbliga nuovamente allo scontro.
Lo scontro non ha storia, li circondiamo e li eliminiamo ma ormai la frittata è fatta e inizio a dubitare che ce li leveremo più da dosso.

Dato che ormai siamo scoperti decidiamo , a questo punto, di percorrere la strada, inutile affaticarci tanto poi sempre di là dovremo passare.

Mentre ci spostiamo cerco ancora di contattare i Velites per avere conferma della ricezione degli ordini impartiti precedentemente … niente da fare, il mio cell. è defunto, nessun segnale, ci provo con quello di Hertz che sembra avere un minimo di segnale ma niente da fare, cerchiamo di mandare dei messaggi ma non abbiamo nessuna certezza che i ragazzi li ricevano … maledette comunicazioni.

Menbtre ci muoviamo Gecko mi fa notare che il ponte dove volevamo tendere l’imboscata è impraticabile, pertanto ci dirigiamo verso il ponte successivo che è posizionato lungo la strada che stiamo percorrendo. Notiamo che i difensori di Unghia non ci perdono di vista.

Raggiunto il ponte usciamo dalla strada e raggiungiamo la copertura di un uliveto basso.

Cercheremo di sfruttare questa copertura per tirare un attimo il fiato. Ci sparpagliamo e ci stendiamo a terra ma…nein te da fare…ecco arrivare un’altra pattuglia nemica.
La respingiamo senza troppo penare ma questo, purtroppo, ci fa abbassare un po’ la guardia … pensando che avendo respinto tre attacchi nell’arco di nemmeno un’ora abbassiamo un po’ la guardia, complice anche il caldo che non dà tregua alcuni di noi cercano refrigerio da un tubo d’acqua di irrigazione che perde … proprio in quel momento arriva un altro attacco che, questa volta, riesce a danneggiarci seriamente.

I nostri “nemici” sono appena andati via che ecco arrivare un’altra pattuglia … che però ci becca pronti e preparati e non ha nessuna chance.

Niente da fare, ci tocca spostarci ed in fretta solo che…… l’unica copertura disponibile è quella di un altro uliveto per raggiungere il quale dovremo attraversare un campo arato di circa 800 metri.

Pazienza qui, comunque, non possiamo restare quindi volere o volare ci mettiamo in movimento.

Ovviamente saremo nuovamente localizzati …….

Spero solo che i Velites possano sfruttare il can can che abbiamo, nostro malgrado, scatenato.
view post Posted: 3/8/2015, 17:41 DEBRIEFING OPERATION "THUNDER MAUL" - Debriefing
Da lontano vediamo distintamente il compound “Unghia”, per ora siamo occultati da un vigneto ma, certamente, non appena cercheremo di muoverci per andare ad attraversare le provinciale e posizionarci nei pressi del ponte che abbiamo scelto per tendere l’imboscata, diventeremo visibilissimi.

Non ci resta che sperare che i difensori non siano attenti e badino solo alle vicinanze dell’edificio.

Ci muoviamo cercando di rimanere coperti dal bordo della provinciale che è leggermente sopraelevata.

Per attraversarle cerchiamo un punto con un minimo di copertura ma quest’ultima appare una merce quanto mai rara da queste parti.

In ogni caso decidiamo di attraversare all’altezza di una piccola macchia di cespugli posti sotto degli alberi di eucalipto che costeggiano la strada.

Attraversiamo un po’ alla volta tenendoci bassi e sembra che vada tutto bene, adesso, però, dovremo percorrere un tratto allo scoperto per raggiungere la copertura di un vigneto e muoverci verso la nostra destinazione….. mica facile.

Infatti non appena ci muoviamo allo scoperto vediamo da lontano animarsi “Unghia”.

Ci hanno localizzati ….e ti pareva…. :(

Vediamo movimento, operatori avversari che corrono verso un fuoristrada e partono in tromba…questio cercheranno di agganciarci sicuramente.

Cerchiamo di raggiungere la copertura del vigneto ma l’auto è troppo veloce …niente da fare. A questo punto decidiamo di affrontarli, tanto ormai ci hanno localizzati quindi a mali estremi……

Ci disponiamo per tendergli un’imboscata ad L ma ecco che One Shot dà un ulteriore allarme. Dalla collina dove originariamente avevamo previsto di posizionare un POA sta scendendo di gran carriera una pattuglia appiedata ( segno questo che, logicamente, i nostri avversari avevano previsto il posizionamento di nostri punti di osservazione e, pertanto, controllavano i migliori punti dove posizionarli).

Ok, rischiamo di essere presi tra due fuochi, dovremo affrontarli contemporaneamente. Do voce ai ragazzi e mi posiziono con One Shot e Charlie a contrasto dei nuovi arrivati.

Lo scontro si scatena decisamente violento.

I ragazzi hanno subito ragione del fuoristrada facendolo saltare assieme alla maggior parte dei suoi occupanti ed eliminando il paio di operatori che erano appiedati.
Io e One Shot riusciamo ad eliminare la pattuglia di 4 operatori che cercava di prenderci alle spalle.

A Coronamento dell’episodio ecco arrivare il fuoristrada di Timurian che, logicamente, messo in allarme dallo scontro, pensa bene di inserire la retromarcia ed allontanarsi velocemente dall’area ormai pericolosa.

Maporcamiserialadraedisperata. :angry: :angry: :angry: :angry: :angry: :angry:
view post Posted: 2/8/2015, 15:33 DEBRIEFING OPERATION "THUNDER MAUL" - Debriefing
Ci mettiamo in movimento, il caldo si fa sentire e muoversi su terreno scoperto e tra i campi di grano che aumentano il calore riflettendo i raggi solari non è il massimo.

Quando possibile ci infiliamo sotto i pochi tendoni di uva da vite presenti nella zona per cercare sia di muoverci un po’ all’ombra che di essere meno visibili.
Dopo un falso allarme dovuto ad un veicolo “civile” lungo uno stradone, che ci fa attivare una precipitosa manovra di scampo fortunatamente inutile, giungiamo ad un canale da attraversare per poi dover raggiungere il ponte dove abbiamo stabilito di tendere l’imboscata. Purttroppo iniziamo a renderci conto che difficilmente riusciremo a passare inosservati.

La visibilità è estrema, il territorio quasi tutto piatto con possibilità di avvistamento da lunghissima distanza e completa assenza di qualsivoglia copertura. L’ideale sarebbe di andare a posizionarsi di notte ma … non è possibile dato che il VIP si fermerà su di uno dei compound al calar della notte e noi non potremo più mettere in atto il nostro piano venendo così costretti ad individuare ed attaccare uno dei compound per catturarlo.

Pazienza, dovremo fare di necessità virtù. Intanto sono riuscito a contattare i Velites.
Anche loro sono riusciti ad eliminare la batteria A/A che era il loro primo bersaglio anche se hanno “sudato” un poco per eliminarla in quanto i difensori si erano allertati.

In ogni caso good job le batterie nemiche sono entrambe fuori uso quindi potremo avere il supporto degli elicotteri quando ne avremo bisogno.
view post Posted: 2/8/2015, 10:40 DEBRIEFING OPERATION "THUNDER MAUL" - Debriefing
DEBRIEFING OPERATION “THUDER MAUL”

La frangia più estremista del movimento dei “Fratelli Ostunistani”, l’Umayyad Revolutionay Council (URC), ha subito un durissimo colpo con l’Operation “Red Dawn”. I suoi capi sono dispersi o hanno fatto perdere temporaneamente le loro tracce.

Nel corso dell’Operazione i reparti di forze speciali alleate hanno trovato le prove della collaborazione tra l’URC e gruppi di guerriglieri Ceceni che hanno fornito anche personale tecnico specializzato per la preparazione di pericolosissime WMD chimiche. Le forze speciali sono infatti riuscite a scovare e distruggere un piccolo ma ben attrezzato laboratorio chimico mobile allestito dall’URC e gestito dai ceceni.

Il capo dei tecnici ceceni , Shamil Timurian, è però riuscito, fortunosamente, a sfuggire ed ha fatto perdere le sue tracce.

Dopo appena qualche mese, il sistema BOSS (Biometric Optics Surveillance System) di un satellite spia del NRO ha avuto una serie di riscontri positivi: Timurian è stato localizzato, si trova attualmente sotto la protezione dell’Esercito Leukanistano, in una zona tecnicamente ‘terra di nessuno’, al confine col Kapitanatistan.
Ufficialmente, la Coalizione Alleata non è in guerra col Leukanistan, anche se eventi recenti lo hanno etichettato come ‘Rogue Nation’: è probabile che il regime militare Leukanistano voglia servirsi di Timurian per perfezionare il potenziale chimico.

Sta di fatto che un’azione troppo vistosa darebbe una pericolosa spallata al precario equilibrio del vespaio Apulistan. Il CENTCOM Apulistan decide, comunque, di sfruttare l’occasione mettendo in atto un’operazione per catturare Timurian.

Gli ordini di operazione vengono immediatamente trasmessi al più vicino reparto di forze speciali della coalizione sulla FOB “Mustang” , la più vicina al confine leukanistano.

Purtroppo sono in atto diverse altre missioni ed il personale esperto a disposizione e pronto ad intervenire è veramente ridotto all’osso.
Il 22° ha pronti all’azione solo pochi veterani: Cowboy, Gecko, Commando, One Shot e Cip ed un certo numero di operatori combat ready ma ancora in fase di ambientazione con la tipologia di missione da svolgere: Charlie, Hertz, Ciack, Diana e Doc.
A costituire la Task Force “Bolter”, incaricata della missione , c’è anche il team “Velites” da poco “combat ready” e, purtroppo, anch’esso ad organico ridotto dato che sono solo 9 operatori.

I tempi sono veramente ristrettissimi, l’OPORD perviene ai team una decina di giorni prima dell’operazione mentre, cosa più grave, le mappe operative non sono disponibili che un cinque giorni prima di “andare dentro”.

Con così poco tempo a disposizione, purtroppo, non è affatto possibile riuscire a concertare incontri di pianificazione tra i due team e, di fatto, si riesce a fare solo due riunioni effettive di pianificazione all’interno del 22° cercando di coinvolgere i Velites tramite contatti via mail e telefonici. Le info non sono tantissime e, cosa rilevante, sono in continua evoluzione pertanto quello che si pianifica potrebbe poi non rivelarsi valido all’atto pratico.

La situazione tattica prospettataci è la seguente: Il territorio è protetto da due batterie A/A, su di esso vi sono tre compound che Timurian periodicamente controlla e dove si fermerà dopo averne scelta una per passare la notte, il Comando ha individuato per noi tre landing zone dove i nostri elicotteri potranno depositarci e venirci a prendere nel corso dell’operazione. Sicuramente i nostri MH60 potranno penetrare in A.O. la prima volta ed uscirne indenni cogliendole di sorpresa ma, per eventuali successivi interventi su chiamata, dovremo necessariamente neutralizzare le batterie A/A. dato che l’A.O. è estremamente vasta questo diventa molto rilevante o saremo costretti a lunghissime camminate su di un terreno che non offre alcuna copertura dato che è completamente privo di vegetazione e coltivato a campi di grano.

Lo scopo principale della missione è quello di catturare ( possibilmente VIVO) Shamil Timurian e poi esfiltrarlo prendendo possesso di un aereoporto dove far atterrare un velivolo della CIA che provvederà ad portarlo via.
Innanzi tutto provvediamo ad assegnare i vari callsign alle unità impegnate ed ai vari obiettivi e punti sensibili:
CALLSIGN TASK FORCE “BOLTER”
Cowboy = SNAKE LEADER (comandante dispositivo)
Commando = VIPER 1 (vicecomandante)
Team combattimento/comando: callsign COBRA ( Cowboy - Gecko- Doc- Ciack-);
Team osservazione 1: callsign VIPER (Commando - Cip)
Team osservazione 2: callsign MAMBA ( Charlie - Hertz)
Team osservazione 3: callsign RATTLESNAKE ( Diana- One Shot)
Team combattimento 22° riunito: callsign SNAKES : suddiviso in team COBRA e team VIPER ( in Viper confluiscono tutti i team di osservazione)
Team combattimento Velites: callsignPYTHON ( comandante Velites callsign PYTHON 1)
L’A.O. viene divisa in due zone - Nord (callsign ZEBRA) di competenza del 22° e Sud (callsignDOG) di competenza dei Velites.
I Compound vengono così ridenominati:

Compound #1 : callsignDENTE ( team assegnato Mamba - Charlie/Hertz)
Compound #2 : callsignUNGHIA ( team assegnato Rattlesnake - One Shot/Diana)
Compound #3 : callsignDITO ( team assegnato Viper - Commando/Cip)

Le batterie A/A vengono così rinominate:

A/A est: callsignTORNADO
A/A west: callsignTIFONE

Le Landing Zone vengono così ridenominate:

LZ est: callsignBLUE
LZ Ovest: callsignORANGE
LZ Sud: callsignRED

Una prima pianificazione prevede che i team da osservazione del 22° entrino in A.O. nelle prime ore di sabato mattina, raggiungano gli OBJ loro assegnati, facciano un sopralluogo per identificare le vie di accesso e poi vadano a posizionarsi allestendo POA occulti utilizzando le ghillie suit e le reti mimetiche in dotazione.
Il team PYTHON (Velites), composto da 9 operatori , entra invece in area operativa dalla LZ RED ed va a posizionarsi in occultamento dalle parti della "coppa stingeta" restando in stand by.

Se VIPER localizza il bersaglio allora provvederà a contattare sia SNAKE LEADER che PYTHON ONE e coordinerà l'attacco di quest'ultimo al compound x catturare Timurian.

Il team COBRA invece entrerà in A.O dalla LZ ORANGE ed andrà a posizionarsi in posizione equidistante da DENTE ed UNGHIA nella zona della "bellaveduta", in caso di localizzazione del bersaglio tutto il team del 22° si riunirà e attaccherà il compound x catturare il bersaglio.
Una volta catturato Timurian entrambe le unità ( VIPER si aggrega a PYTHON) si dirigeranno alla volta delle batterie A/A che andranno eliminate con un attacco combinato e simultaneo.

Timurian indosserà un giubbino giallo catarinfrangente per essere individuabile. la sua condotta sarà la seguente: Si sposterà da un compound all'altro, scenderà...farà un'ispezione, resterà fermo un pò di tempo poi ripartirà....avremo la certezza che si è fermato quando non risalirà nell'auto che lo trasporta, a questo punto avremo la sicurezza che rimarrà su quel compound.

Una volta eliminate le batterie i team raggiungeranno le landing zone più vicine e chiameranno Thor 06 e Thor 07 per farsi trasportare all'aereoporto.
Tutta la Task Force BOLTER si radunerà presso un punto di RV nei pressi dell'aereoporto ( sicuramente saranno necessari più viaggi per trasportare tutto il nostro dispositivo) dopo di che attaccherà l'aereoporto ( ad eccezione di una coppia che resterà in occultamento con il prigioniero), se ne impossesserà e lo metterà in sicurezza.

Una volta preso e messo in sicurezza l'aereoporto ( si considera che si potrà essere attaccati in forze) un'aliquota di 6 operatori andrà a prelevare Timurian e la sua scorta assicurandone la sicurezza.

Una vota che Timurian sarà al sicuro e il possesso dell'aereoporto consolidato provvederemo a chiamare l'aereo per esfiltrare l'ostaggio.
A seguito di ulteriori info pervenute si stabilisce una pianificazione alternativa:
Contrariamente a quanto prima previsto diventerebbe prioritario eliminare entrambe le batterie A/A con un attacco simultaneo e poi , una volta individuato il compound dove Timurian ha stabilito di fermarsi, attaccarlo con tutto il dispositivo della Task Force “Bolter” al completo. Si dovrebbe agire nel con le seguenti modalità:
A.O. ZEBRA
Snake a effettivi completi si infiltra verso le 1230/1300 dalla LZ “orange”, si muove direttamente alla volta di “Tornado” e va a posizionarsi nei pressi in occultamento.
A.O. DOG
Python a effettivi completi si infiltra verso le 1230/1300 dalla LZ “blue”, si muove direttamente alla volta di “Tifone “ e va a posizionarsi nei pressi in occultamento.
Alle 1500 entrambi i team attaccano i rispettivi obiettivi ( si spera di coglierli ancora impreparati, in ogni caso dalle 1500 iniziano le operazioni e siamo autorizzati ad attaccare anche se, magari, i difensori possono ancora non essere in posizione). Una volta eliminate le batterie A/A entrambi i team si disimpegnano. Python potrebbe anche rientrare alla FOB direttamente e lì attendere.

Snake invece va a posizionarsi tra “dente” ed “unghia” distaccando due copie che andranno a mettere sotto osservazione entrambi i compound. Controllando due dei compound ( Dente ed Unghia) potremo agevolmente venire a conoscenza, anche per esclusione eventualmente, di quale sarà quello effettivamente utilizzato da Timurian. Una volta localizzato il compound, pianificheremo un punto di RV sul quale la Task Force “Bolter” si riunirà nuovamente in orario da stabilire ma, comunque, in modo tale da poter attaccare il compound verso le 0330/0400 del mattino.

Ovviamente le due landing Zone da utilizzare in questa seconda fase saranno “RED” in caso il compound attivo sia “Dito” o ORANGE” nel caso che il compound attivo sia “Dente” o “Unghia”. Attaccare il compound a ranghi completi ci dovrebbe dare più possibilità di acquisizione dell’obiettivo principale che è possibile attaccare una sola volta. Una volta catturato Timurian ci si dirigerà nuovamente alla landing zona più vicina e ci si farà portare all’aereoporto. Tutta la Task Force BOLTER si radunerà presso un punto di RV nei pressi dell'aereoporto ( sicuramente saranno necessari più viaggi per trasportare tutto il nostro dispositivo) dopo di che attaccherà l'aereoporto ( ad eccezione di una coppia che resterà in occultamento con il prigioniero), se ne impossesserà e lo metterà in sicurezza. Una volta preso e messo in sicurezza l'aereoporto ( si considera che si potrà essere attaccati in forze) un'aliquota di 6 operatori andrà a prelevare Timurian e la sua scorta assicurandone la sicurezza. Una vota che Timurian sarà al sicuro e il possesso dell'aereoporto consolidato provvederemo a chiamare l'aereo per esfiltrare l'ostaggio.
Ma, come si dice, nessun piano resiste al primo contatto con il nemico.

Infatti ulteriori info di cui veniamo in possesso la mattina stessa dell’inizio dell’operazione ci portano a cambiare ancora pianificazione ( indubbiamente venire a conoscenza prima di determinate info avrebbe influito non poco). Apprendiamo, infatti, che Timurian può essere catturato anche facendo un’imboscata al mezzo che lo trasporta.

Questa importantissima informazione cambia totalmente quello che può essere l’approccio alla missione. E’ indubbio che il nemico sospetterà certamente che noi si vada a posizionare dei punti di osservazione e, ovviamente, non mancherà di pattugliare e controllare i dintorni dei vari compound, senza contare l’eventuale opposizione che potremmo trovare sul compound dove Timuran va a fermarsi e la possibilità che sullo stesso possano affluire, più o meno velocemente, dei rinforzi avversari.

Beccando il VIP mentre si sposta con l’auto ci semplificherebbe, e di molto, il lavoro.
Purtroppo l’informazione riusciamo ad ottenerla quando siamo quasi sulla FOB avanzata ed il tempo è ridottissimo per variare la pianificazione. Non appena scesi dal velivolo di trasporto e mentre gli altri iniziano a prepararsi e gli elicotteri scaldano i motori, con Gecko e Commando controlliamo le mappe e individuiamo le strade più probabili dove dovrebbe muoversi il mezzo del “bandito”.

Individuiamo dei punti situati tre dente ed unghia ( di competenza del 22°) che ci appaiono come i posti migliori per tendere un’imboscata. Per quanto riguarda Dito, invece, la cosa è molto più semplice, infatti il sito è lungo un’unica strada che Timurian deve necessariamente percorrere per recarsi al compound. Meglio così, i Velites avranno un compito più semplice.

Decido di inserire questa nuova pianificazione sullo schema della pianificazione “Bravo”.
Pertanto alle 1500 neutralizzeremo contemporaneamente le batterie A/A per avere la possibilità di spostarci con gli elicotteri in A.O., dopo di che i due team si recheranno sui punti dove predisporre l’imboscata.

Contatto i Velites che ancora non sono giunti alla FOB avanzata e spiego a Python 1 la variazione del piano. Quando arrivano alla FOB manca appena mezzora all’inizio delle operazione ma, in ogni caso, rispiego tutto di nuovo facendo vedere sulla mappa i punti dove potrebbero tendere l’imboscata.
Dopo aver ricevuto l’OK finisco di prepararmi e salgo sull’elicottero assieme ai miei ragazzi.

SI parte…andiamo dentro!!!!

Il nostro MH60 “Pave Hawk” ci porta con un volo NOE sulla LZ “Orange”.

Atterriamo alle 1200.

Scesi dall’elicottero rapido punto della situazione e ci muoviamo alla volta del nostro primo OBJ, la batteria A/A di nostra competenza, callsign “Tornado”.
Purtroppo forziamo un po’ troppo ‘andatura partendo con un ritmo troppo serrato e senza tener conto del caldo che, alle 1200 si fa veramente sentire.
Affrontiamo un pendio un po’ più ripido degli altri lungo un tratturo tra i campi di grano e…accusiamo il colpo…il caldo è fortissimo e l’affaticamento si fa subito sentire…non c’è che dire…questa volta non eravamo proprio preparati.

In ogni caso abbiamo un larghissimo anticipo sulla tabella di marcia. Alle 1245 siamo sulla nostra posizione di stazionamento in un uliveto basso a circa 200 metri dalla batteria A/A che costituisce il nostro OBJ.

Mentre ci posizioniamo, disponendoci in occultamento ed a coppie per attendere il momento dell’attacco, un nostro Brick ( Commando, Cip, Doc e Diana) si avvicina all’OBJ per fare una ricognizione ravvicinata.

I nostri si avvicinano all’OBJ, prendono nota del suo posizionamento e delle vie di accesso e riscontrano che ancora non ci sono difensori sul posto dopo di che rientrano sul nostro punto di stazionamento.

Ottimo tutto come previsto.
Non ci resta che attendere.
Cerco di mettermi in contatto con Phyton ma nulla da fare, con le radio neppure a parlarne e anche le comunicazioni satellitari ( telefono) non vanno.
Pazienza sicuramente i ragazzi dei Velites si staranno attenendo anche loro alla pianificazione.

Alle 1445 iniziamo a muoverci ….
mooolto lentamente e con circospezione anche perché abbiamo sentito arrivare ed andare via un mezzo dall’OBJ quindi certamente i difensori saranno in posizione.

Cercheremo di beccarli con le “brache calate” esattamente all’ora di inizio delle operazioni.

Effettuiamo un avvicinamento che ci porta all’OBJ dalla sua parte posteriore e alle 1500 attacchiamo tutti insieme….lo “scontro” termina ancora prima di iniziare … i tre difensori hanno un vero e proprio coccolone e cercano di rifugiarsi nell’edificio situato sul sito ….., ovviamente nulla da fare, … alle 1503 la batteria SAM “Tornado” è storia antica.

Rinfrancati dal buon avvio della missione raggiungiamo velocemente il nostro punto di stazionamento dove avevamo occultato gli zaini e gli equipaggiamenti non necessari per l’azione e, dopo un rapido punto mappa, ripartiamo velocemente per raggiungere il punto che abbiamo scelto per tendere l’imboscata al veicolo che trasporta Timurian.

Ci sbrighiamo ad allontanarci da Tornado perché le forze avversarie potrebbero cercare di beccarsi nell’area se dovessimo attardarci troppo.
view post Posted: 30/3/2015, 19:16 DEBRIEFING OPERATION "RED DAWN" - Debriefing
Bella lì ragazzi.
L'importante è che, in ogni caso vi siate divertiti e vi siate messi alla prova. ;)
view post Posted: 25/3/2015, 09:01 DEBRIEFING OPERATION "RED DAWN" - Debriefing
I team che hanno partecipato a Op. "Red Dawn" possono postare qui il loro debriefing ;)
view post Posted: 7/2/2015, 20:52 FIOCCO ROSA NEL 22° - News
Oggi , alle ore 1730 , con il peso di Kg. 3,620 è venuta al mondo la piccola Serena Caramia, seconda erede di Crack e Pollicina.
I nostri più grandi auguri alla piccola e ai suoi dinamici genitori.

BENVENUTA SERENA

Edited by Cowboy President - 9/2/2015, 11:48
view post Posted: 7/2/2015, 13:11 A volte...ritornano!!! - Saluti
...ma allora sei VIVOOOOOOO :o: :o: :o:
Un abbraccio Ciccio :P :lol: :lol: :lol: :lol:
view post Posted: 14/10/2014, 18:55 DEBRIEFING OPERATION "BLACK OUT" - Debriefing
...che dire
La gara è stata decisamente ben concepita, Gianni "Wolwerine" Reitani ed i suoi ragazzi della Compagnia Incursori di Cerignola si sono veramente impegnati e si è visto come anche si sono viste le mille difficcoltà dell'ultimo minuto che hanno dovuto affrontare.

Noi abbiamo conseguito il secondo posto pagando pegno per aver accettato la penalità dell'aiuto cartografico assegnataci dall'arbitro come "compenso" per delle informazioni che, a rigor di logica, non avrebbe dovuto offrirci e che alla fine non influivano sul procedere della gara ( ma questo noi, come tutti gli altri concorrenti che hanno accettato la penalità per ottenerle, non potevamo saperlo), ed un plauso và fatto al team Raiders tst vincitore della gara.

Lo storyboard ed il "film" della gara erano veramente avvincenti, peccato solo ( e di questo non può farsene una colpa a Gianni ed ai suoi ragazzi) che arbitri ed operatori estranei al nostro comitato abbiano delle concezioni di gioco che sono quanto meno "particolari" almeno dal mio punto di vista e da come sono abituato ad impiegare il regolamento.

Quello che guasta, molte volte, anche le migliori organizzazioni e manda a monte il miglior lavoro a volte è proprio la presunzione di qualcuno che ritiene di avere "la verità in tasca" ( come si dice..." metti un cappello in testa ad un ciuco e quello si sentirà un generale" ).

Quindi un grande plauso va fatto a Gianni ed ai suoi ragazzi per il lavoro fatto e per l'entusiasmo che ci hanno messo nel farlo, non si può buttare via il bambino assieme all'acqua sporca.

.....Altro discorso meriterebbero gli atteggiamenti dei partecipanti e le prese di posizione del dopo gara, ma questa è un'altra storia e, purtroppo, è una cosa che, alla lunga, non potrà che guastare l'aria nel nostro comitato ed il piacere di disputare le gare che, causa un agonismo forse portato un pò all'eccesso, possono perdere la caratteristica del divertimento che spinge me, e quelli come me, a disputarle. <_<

In ogni caso un grande GRAZIE di tutto a Gianni ed ai suoi ragazzi. ;) ^_^

Edited by Cowboy President - 15/10/2014, 13:37
view post Posted: 14/10/2014, 18:27 DEBRIEFING OPERATION "BLACK OUT" - Debriefing
Dato che sono ancora le 0230 decido di raggiungere velocemente la zona di questi due OBJ e di allestire un bivacco di fortuna nei pressi per poi muoverci immediatamente all’apertura dell’area temporale degli oBJ in zona.

Raggiungiamo la “zona operativa” e localizziamo un ottimo punto per fare il nostro bivacco, perfettamente occultato nella vegetazione. Prima di metterci a riposare però pianifichiamo il da farsi all’apertura delle finestre.

Commando, Crack e Cofano andranno ad effettuare la ricognizione compilando l’ìapposito modulo recon. Il sottoscritto con Ghianda, Maresciallo, OneShot e Gecko allestirà l’agguato alla vettura che trasporta il figlio di Torres.

Una volta chiarito il da farsi passiamo a riposarci schiacciando un pisolino ( anche se ho dovuto tirare più di qualche calcio a Gecko che sembrava volesse disboscare la boscaglia mentre OneShot faceva lo stesso con Crack) . La nottata passa tranquilla e solo al primo albeggiare una pattuglia di contro interdizione ci passa relativamente vicino mettendoci in allarme.

Alle 0545 siamo tutti svegli e pronti, alle 0600 i due gruppi si muovono. Noi individuiamo quasi subito un ottimo punto dove effettuare l’imboscata, dove il sentiero si restringe tra due macchie di canne e di vegetazione. Perfetto, prendiamo posizione. Ghianda provvederà a lanciare il fumogeno per bloccare la marcia del veicolo mentre OneShot farà lo stesso da dietro per evitare che l’auto possa inserire la retromarcia per fuggire. Io, Maresciallo e Gecko ci imboschiamo nella vegetazione ai lati del sentiero.

Non appena siamo pronti chiamo la finestra e dopo pochi minuti ecco arrivare il fuoristrada.
L’azione è fulminea e vedo la sorpresa disegnarsi sul volto degli occupanti del veicolo, in pochi secondi l’auto è bloccata ed il figlio di Torres è a terra con le mani sulla testa come la sua scorta.
Riusciamo ad estorcere le info sulla location dove “El Matador” ha posizionato il suo rifugio e registriamo i pianti e le suppliche del ragazzino in modo da sfruttare la registrazione per convincere il padre ad arrendersi dopo di che sgomberiamo velocemente la zona e andiamo a imboscarci nuovamente nella vegetazione.
Contattiamo Commando e gli altri che ci riferiscono di stare per terminare l’acquisizione del loro OBJ quindi ci diamo un punto di rendezvous al limitare della zona operativa e cispostiamo per andarli ad aspettare.

Dopo pochi minuti ecco arrivare i nostri compagni.

Ricompattiamo il team e partiamo veloci per raggiungere e beccare Torres. Il campo del “Matador” è a circa due chilometri e settecentocinquanta metri dalla nostra posizione, noi partiamo con una vera e propria marcia commando coprendo la distanza in meno di quarantacinque minuti.

Giunti nei pressi dell’obbiettivo pasticciamo un po’ nel coordinarci prima dell’attacco, complice la stanchezza ed anche un po’ di nervosismo per quanto accaduto la notte negli attacchi agli altri OBJ, ma all’apertura della finestra andiamo avanti con la solita grinta eliminando in un attimo le sentinelle e riuscendo a catturare Torres dopo avergli fatto ascoltare le suppliche del figlio.
Gecko provvede a scattare le foto al nostro prigioniero dopo di che ci ricompattiamo e ripartiamo alla volta della FOB per l’esfiltrazione che faremo con ben due ore di vantaggio su gli altri team.
view post Posted: 10/10/2014, 14:31 DEBRIEFING OPERATION "BLACK OUT" - Debriefing
Costernati da quanto riscontrato ci rimettiamo comunque in movimento. A questo punto, data la relativa vicinanza, il nostro prossimo OBJ sarà il villaggio dove dovremmo trovare Pequeno.

Le regole di ingaggio sono chiare, dobbiamo evitare perdite tra i civili e cercare di catturare vivo il tizio per ottenere le info di cui è in possesso.
Ok, la cosa è decisamente chiara, arriviamo nei pressi dell’OBJ, chiediamo la finestra e veniamo messi anche questa volta in stand by ma per una decina di minuti.
All’apertura della finestra ci muoviamo.

Individuiamo un’unica via di accesso all’OBJ, situato in una piccola radura circondata da vegetazione chiusa con un unico passaggio per entrarci. Giocoforza dobbiamo entrare da là e, ovviamente, veniamo accolti dal fuoco di fila dei difensori che, anche in questo caso, sono bellamente imboscati e ci stanno aspettando.

Io non duro trenta secondi, e Crack mi segue subito dopo. Da colpito posso osservare l’OBJ e lo scontro. Innanzi tutto non c’è l’ombra di un civile e popi il “villaggio” è rappresentato solo da due tende il tutto scarsamente illuminato. Assisto allo scontro e vedo chiaramente il tizio che dovremmo catturare che si batte con determinazione riparandosi da dietro una delle tende e sparando come un ossesso tanto che becca anche altri due dei nostri dopo di che viene colpito anche lui. In ogni caso alla fine, pur con perdite pesanti ( di noi restano solo due operatori) l’OBJ viene preso.

Di regola NON dovrebbero spettarci le informazioni che Pequeno doveva darci nell’eventualità lo avessimo catturato ( anche se non ho idea di come avremmo dovuto fare dato che combatteva come tutti gli altri difensori e che alla fine lo scontro è cessato solo dopo che lui è stato colpito, segno che era rimasto l’ultimo dei difensori a combattere e che, pertanto, su questo OBJ i difensori, alla fine dei conti, erano sei e non cinque) ma l’arbitro propone di darmi comunque la busta delle informazioni , pur invitandomi a considerare la convenienza, dietro addebito della penalità dell’aiuto cartografico.

Non avendo idea di che informazioni potesse trattarsi o della loro valenza ai fini della prosecuzione della gara accetto di ritirare le infoe ci viene contestata la penalità .In ogni caso provvedo a contestare come l’OBJ NON fosse conforme a quanto descritto dal report, che il soggetto da catturare tenesse un comportamento da difensore e non da comparsa obiettivo e che l’OBJ fosse poco illuminato rendendo difficile individuare il segno di riconoscimento del soggetto da catturare. Purtroppo però il punteggio conseguito sull’OBJ viene annullato dall’assegnazione di questa penalità.

Ci rimettiamo in movimento, siamo decisamente scazzati e delusi da quello che è successo, dall’atteggiamento e comportamento dei difensori e da come l’arbitro ha gestito l’OBJ e anche di come fosse realizzato l’OBJ. Un nervosismo strisciante inizia ad insinuarsi nel team. Abbiamo attaccato due OBJ e su entrambi abbiamo riscontrato i difensori bellamente appostati e sicuramente messi sull’avviso dall’arbitro dell’OBJ, la cosa ci fa veramente masticare amaro.

Ci fermiamo un attimo e prendo visione delle info che ci sono costate tanto care. Dobbiamo prendere contatto con un informatore disposto a tradire il cartello che ci fornirà le indicazioni per individuare finalmente il luogo dove si è rifugiato Torres. Dovremo contattarlo mandando uno di noi senza buffetteria che lo individui come militare o para militare ad un appuntamento. Avremo il via libera effettuando degli ID di riconoscimento luminosi. Il tutto andrà fatto in una finestra oraria che va dalle 0200 alle 0400.

Siamo a circa un chilometro e mezzo dal luogo per l’appuntamento, ci arriviamo facilmente in una quindicina di minuti percorrendo in parte un sentiero e per il resto muovendoci in campo aperto ad una certa distanza dalla strada sterrata.

Dopo una sosta che ci serve anche ad evitare il passaggio di un fuoristrada dei narcos arriviamo a circa 150 metri dal luogo per il rendezvous.
OneShot si libera della sua buffetteria , effettua l’ID attivo con i lampeggi della sua torcia e, ricevuto il via libera, si reca all’appuntamento.

Dopo cinque minuti Peppe torna indietro con una busta contenente altre informazioni. Raggiungiamo la copertura di un gruppo di alberi e, mentre tiriamo il fiato, controllo le info che abbiamo ottenuto. Si tratta di un ulteriore report che ci indica la posizione di Torres e ci dà come finestra temporale dalle 0600 alle 10.00 di domenica mattina.

Ok, ora sappiamo dove si trova “El Matador” ma saremo facilitati nel compito di catturarlo se riusciremo a catturarne il figlio per convincerlo ad arrendersi. I nostri prossimi oBJ saranno, quindi, la cattura del figlio di Torres ( mediante agguato all’auto che lo trasporta) e l’acquisizione e descrizione della posizione di una installazione del cartello che si trova nella stessa zona. L’area temporale dell’OBJ per effettuare l’agguato all’auto si apre anch’essa dalle 0600 e dura fino alle 1000.
view post Posted: 9/10/2014, 18:18 DEBRIEFING OPERATION "BLACK OUT" - Debriefing
DEBRIEFING OPERATION BLACK OUT
La guerra ai cartelli della droga si fa sempre più accesa e noi ci siamo dentro in pieno.

Siamo appena tornati dalla missione “White Gloves” che ci ha visti smascherare e distruggere il folle piano di Hans Bauer che veniamo richiamati in servizio per tornare nel martoriato paese sud americano.

La CIA ha richiesto l’intervento di un team di special force per localizzare e catturare il famigerato Camillo Torres,detto “El Matador”, capo del cartello di Cali. Torres era già stato “oggetto” delle attenzioni della CIA e della DEA che avevano cercato, con l’Op.” Just Cause” del 2012 di catturarlo ma “El Matador” era riuscito a sfuggire.

Sarà nostro compito cercare di localizzare e catturare “El Matador” risalendo le tracce lasciate dal suo giro di affari per poi localizzarlo e catturarlo sul campo dato che Torres si sposta di continuo tra le foreste ed i campi che circondano Bogotà.

Il primo passo sarà quello di individuare la banca dove Torres custodisce i suoi fondi neri e i file relativi ai suoi conti cifrati all’estero, lo scopo è quello di impadronirci delle info relative ai conti cifrati per bloccarli e mettere così Torres ed il cartello di Calì alla corda. Sappiamo, inoltre, che l’avvocato di fiducia di Torres custodisce delle informazioni che potrebbero portarci al “Matador”, pertanto dovremo cercare di “convincerlo” con le buone o con le cattive. Per agire a Bogotà potremo avvalerci della rete clandestina della CIA che potrà darci supporto.

Abbiamo le nostre informazioni e sappiamo anche, in linea di massima, qual è la zona dove Torres si nasconde, alternando la sua presenza su vari villaggi della zona ( 5 villaggi) . Inoltre abbiamo avuto informazioni sulla presenza di due torri di avvistamento allestite dai narcos per individuare eventuali movimenti delle truppe governative, dato che saremo in zona andremo a farli una “visitina” per dare una mano ai ragazzi dell’esercito colombiano.

Provvediamo a pianificare le varie azioni da compiere, divideremo il team in due brick per le azioni a Bogotà, quando invece ci trasferiremo in A.O. cercheremo invece di muoverci uniti per massimizzare la nostra potenza di fuoco. I due team saranno così composti, Alpha: Cowboy, Gecko, Maresciallo e Crack, Bravo: Commando, Ghianda, OneShot e Cofano.

Per tutte le azioni a Bogotà opereremo assolutamente in abiti civili ed esclusivamente con le nostre armi corte contando sull’aggressività e l’imprevedibilità per aver ragione dei narcos del cartello di Calì, sul campo poi adotteremo un abbigliamento irregolare per essere meno facilmente identificabili come militari.
Ok, crediamo di aver pensato a tutto, siamo pronti, ci rechiamo all’aereoporto per prendere un normale volo di linea fino a Bogotà ( il nostro equipaggiamento verrà invece spedito al consolato USA con valige “diplomatiche” ).

Atterrati a Bogotà ci rechiamo alla “Safe House” indicataci dalla CIA dove abbiamo un briefing con il responsabile dell’Agenzia per Bogotà.
Jonny Reitan, il capo sezione CIA, ci illustra la situazione.

Una volta che avremo individuato la banca dove Torres tiene i suoi denari dovremo simulare una rapina, introducendoci da falsi operari della manutenzione. Per individuare la banca sfrutteremo la consegna periodica di titoli al portatore e contanti che regolarmente “ElTesorero”, il contabile del cartello” fa ad un impiegato della banca in un noto bistrot si Bogotà. Individuata la banca ricorreremo ad un mafioso russo per farci stampare dei badge di riconoscimento che ci consentiranno di introdurci nell’istituto bancario e di rapinarlo. Un contatto della CIA che incontreremo presso l’annuale fiera del libro di Bogotà, dietro lauto compenso, introdurrà nella banca un’arma che potremo usare dato che noi non potremmo, comunque, far passare le nostre pistole dal metal detector della banca.
Tutto questo sarà compito del team Alpha, il team Bravo invece si occuperà dell’avvocato di Torres, tendendogli un agguato, eliminandone la scorta e rapendolo per ottenere le informazioni di cui si presume sia in possesso.

Ok, è tutto chiaro, passiamo alla fase operativa di Operation Black Out, all’uscita della Safe House, con qualche sfottò ed un grande in bocca al lupo i due brick si dividono.
A questo punto, per quanto rioguarda la fae 1 dell’operazione, effettuerò solo il debriefing per il team Alpha lasciando quello del team Bravo a Commando che ne era il team leader.

Ci imbarchiamo sul mezzo della CIA, mi viene data l’opportunità di scegliere tra due zone di inserimento per raggiungere il Bistrot. Dopo aver esaminato la pianta della città e verificata la posizione anche della location della Fiera del Libro scelgo la zona di inserimento ad ovest del Bistrot.

Il mezzo dci deposita sul posto dopo un viaggio di circa cinque minuti. Non perdiamo tempo e ci muoviamo alla volta del locale. Abbiamo stabilito di dividerci in due coppie ( Gecko e Crack, Cowboy e Maresciallo), ognuna dotata di macchina fotografica con teleobiettivo, giunti ad un isolato dal Bistrot ci divideremo e ci avvicineremo dalle due estremità della strada dove è situato il locale in modo da avere, in ogni caso, una buona visuale sullo scambio ed individuare il soggetto che ci interessa.

Arriviamo in anticipo e, mentre aspettiamo, io e Maresciallo ci rechiamo alla Fiera del Libro, situata a poche centinaia di metri, effettuiamo il rendezvous con l’informatore della CIA che ci fornisce ( ovviamente dopo che sborsiamo un bel po’ di dollari) una pianta della banca con indicato il posto dove verrà occultata una pistola.

Ok, torniamo alla nostra posizione e comunichiamo a tutto il resto del team che l’OBJ “Fiera del Libro” è stato acquisito. Di rimando ci arriva la confortante notizia dal team Bravo del pieno successo dell’OBJ “Avvocato” e del conseguimento di info per un successivo obiettivo. I ragazzi di Bravo si stanno già muovendo per realizzarlo.

La comunicazione radio di Gecko ci riporta alla realtà, al Bistrot c’è movimento. Ci attiviamo, facendo “finta di nulla” le due coppie ( Gecko e Crack si sono anche fatti una birra ad un bar di fronte al Bistrot) si avvicinano ad una sessantina di metri guadagnando una buona visuale sul locale. Perfetto, lo scambio viene debitamente immortalato, è fatta, l’OBJ è conseguito al 100%, tutti contenti ci rimettiamo in movimento verso la Safe House dove, grazie alla foto del bancario riusciremo a individuare quale sia la banca utilizzata dal ”Tesorero” per gestire i conti del “Matador” e conservarci le info importanti relative ai suoi conti all’estero.
Alla Safe House individuiamo il Banco “Santander”, perfetto, adesso possiamo recarci dal russo e farci stampare i badge falsi che ci consentiranno di entrare nella banca spacciandoci per operai della manutenzione.

Nel frattempo Commando e Ghianda ci raggiungono, sono riusciti a compiere anche l’altro OBJ rappresentato da una prigione dove hanno effettuato una splendida azione con le loro pistole eliminando i narcos di guardia e conseguendo l’OBJ al 100%,l riuscendo ad ottenere info importanti per poter catturare il figlio di Torres in Area Operativa, i nostri sono riusciti anche ad ottenere info che riguardano la localizzazione del villaggio dove si trova uno dei vice di Torres..
Tutti insieme raggiungiamo la casa del russo, Gecko e Crack prendono contatto con il mafioso e, dopo che Gecko si sottopone ad una insidiosissima ed inquietante roulette russa, ottengono i badge per entrare nella banca.

Tutti insieme raggiungiamo la banca. Lasciamo alla custodia di Commando e Ghianda i nostri marsupi con dentro le pistole ed entriamo passando dal metal detector spacciandoci per operai addetti alla manutenzione dell’impianto idrico e di climatizzazione. Con una scenetta degna di un cabaret ci disperdiamo ai quattro angoli dell’istituto di credito distraendo le due guardie alla porta.

Gecko recupera la pistola e me la nasconde dietro la schiena sotto la maglietta, sempre cianciando mi avvicino alle guardie ed all’improvviso estraggo la pistola minacciandole. Rapidi Maresciallo e Crack le disarmano mentre Gecko disattiva il metal detector. Utilizzando la pistola di una delle guardie Maresciallo disarma anche una terza guardia posta di fronte al caveau.

Ci impadroniamo delle chiavi e penetriamo nel caveau.

Io recupero i soldi presenti mentre Gecko si piazza al computer e lancia un programma che consente il recupero dei dati che ci servono.

Ok, mission accomplished , tutto perfetto.

Rientriamo allegri alla Safe House, la prima fase della gara è terminata con tutti gli OBJ conseguiti al 100%.Per la seconda fase sul campo dovremo attendere le 00.00. Inganneremo il tempo andando a rifocillarci allegramente presso uno dei tanti locali di Bogotà/Cerignola.

H2300 sierra (local)- somewere in Colombia

Siamo alla Foward Operative Base della CIA , ci prepariamo con cura verificando l’equipaggiamento. Con Commando, Crack e Gecko riesaminiamo il nostro piano di azione vagliando, sulla carta, le varie alternative che abbiamo.
Sappiamo, grazie all’azione del team Bravo,quale sia il villaggio, tra quelli presenti in Area Operativa,dove potremo incontrare il famigerato “Pequeno”, uno dei capibanda di Torres e ricavare da lui informazioni rilevanti per individuare il nascondiglio del Matador, nel contempo dovremo anche neutralizzare la torre di avvistamento allestita dai narcos per controllare i movimenti delle truppe governative nella zona ed individuare il luogo dove tengono nascosti i mortai che ha acquistato “El Matador” per scoraggiare le azioni delle truppe di Bogotà.

Pianifichiamo di recarci ad ovest del’A.O. per individuare se la torre di osservazione ivi localizzata sia operativa e, eventualmente, neutralizzarla , dopo di che cercheremo di beccare “Pequeno” e estorcergli le info di cui è in possesso dato che il villaggio dove è stato localizzato è nelle vicinanze della torre.
Ci infiltriamo muovendoci velocemente lungo i sentieri e le carrabili presenti sul campo. Stiamo però in guardia per non incappare in pattuglie di narcos che potrebbero scorazzare nella zona. In un paio di occasioni, infatti, si occultiamo nei campi a margine della strada o al riparo di casolari per il passaggio di autovetture e fuoristrada.

In avvicinamento alla torre di guardia ad ovest vediamo che il sito è illuminato, vi sono diverse luci che si muovono nel buio a riprova del fatto che il sito è presidiato.

Incoraggiati dal fatto di aver localizzato da subito la torre operativa ci avviciniamo, a circa duecento metri dal sito, che continua ad essere illuminato da diverse torce, usciamo dal sentiero ed entriamo in un campo continuando ad avvicinarci ed aprendoci in linea di fila. Il campo è pieno di erba alta quasi un metro e mezzo e la notte è completamente buia senza luna e con poche stelle. Io ho al mio fianco destro Crack, Antoniuo si muove a circa due metri da me ma io stento a vederlo, come anche stento a localizzare Commando che si trova alla stessa distanza alla mia sinistra. Giunti a circa un centinaio di metri e avendo localizzato l’OBJ grazie alle luci accese dei suoi difensori, Commando chiede la finestra di attacco.

L’arbitro sull’OBJ risponde quasi immediatamente e, altrettanto immediatamente, come per magia, quasi tutte le luci sull’OBJ si spengono.
Veniamo messi in stand By per cinque minuti.

La cosa mi pare strana anche perché non c’è NESSUNO prima di noi sull’OBJ che è completamente tranquillo (del resto lo abbiamo tenuto sott’occhio mentre eravamo in avvicinamento per quasi quindici minuti). Ad ogni buon conto all’apertura della finestra attacchiamo. Ci scontriamo contro un’opposizione decisa da parte di difensori perfettamente appostati e mimetizzati, difficili da localizzare, che non accendono alcuna luce restando imboscati.

Caxxo, ci stavano aspettando. In ogni caso, pur a costo di diverse perdite tra noi che siamo costretti ad illuminare ( e quindi a svelare le nostre posizioni) per cercare di individuare i difensori, conquistiamo l’Obiettivo che, alla fine, era illuminato solo da un misero lume a gas e da una lucetta blu che l’arbitro aveva addosso. Esaurita la fase A dell’OBJ con l’eliminazione dei cinque difensori passiamo alla fase E, la localizzazione su mappa della posizione del mortaio dei Narcos.

Qui iniziano le dolenti note, le indicazioni non sono delle più precise e la dichiarazione dell’arbitro che il sito trovasi in Area Operativa ( ovvero nella parte di mappa delimitata dai confini dell’A.O.) porta completamente fuoristrada i nostri cartografi che non riescono ad individuare il sito. Provvedo a formulare una contestazione in merito e ci rimettiamo in movimento dato che l’arbitro ci chiede di sbrigarci dicendo , innanzi ai difensori, di fare presto perché sta arrivando un’altra squadra.

….alla faccia del regolamento di gioco che dice come l’arbitro non debba avvisare i difensori dell’OBJ……….

Edited by Cowboy President - 10/10/2014, 16:37
view post Posted: 28/9/2014, 12:20 LUTTO IN CASA GOEMON - News
E' venuto a mancare ieri, dopo una lunga malattia, il padre di Lucrezia, la moglie di Stefano "Goemon" Fidanzi.
Ci stringiamo vicino a Stefano e Lucrezia condividendo il loro dolore.
Condoglianze.
view post Posted: 3/8/2014, 18:55 DEBRIEFING OPERATION "WHITE GLOVES" - Debriefing
29062014 0320 sierra(local)

Pablito ci ha passato le sue informazioni abbiamo diverse cose da analizzare e, pertanto, facciamo una piccola pausa per ripianificare in base a quanto acquisito.
Il nostro infiltrato ci ha passato la posizione della residenza sicura di Bauer, ci ha confermato anche che Bauer ha con se una busta di documenti da cui non si separa mai e ci ha dato una pianta della costruzione con ben evidenziate le vie di accesso.
Faremo saltare la porta con l’esplosivo datoci in dotazione al briefing dopo ci che faremo irruzione per eliminare il bastardo ed i narcos che gli fanno da guardia del corpo.

E’ tutto chiaro, quello che mi preoccupa e mi dà da pensare è il fatto che Pablito non ci ha dato nessuna indicazione sui dove potrebbe trovarsi il Seal catturato dai Narcos.

Analizzo tutta la missione cercando di capire se posso aver trascurato qualche dettaglio ma, per quanto mi possa scervellare, non mi riesce di trovare una smagliatura nelle azioni che abbiamo compiuto o un dettaglio che avrebbe potuto fornirci indizi in merito.

Crack e Gecko individuano subito la posizione del rifugio di Bauer sulla mappa, non è lontanissimo ma dovremo affrontare un deciso dislivello. Quello che è peggio è che non avremo particolari possibilità di attacco, analizzando la posizione potremo avvicinarci in sicurezza solo da una parte, una attacco frontale in salita con una pendenza superiore a 45° è del tutto da escludere. Pertanto i nostri cartografi pianificano il eprcorso che andremo ad effettuare.

Detto fatto, dopo esserci rifocillati ripartiamo, saremo stati fermi nemmeno un quindicina di minuti ma siamo ansiosi di mettere la parola fine alla carriera di Bauer.
Raggiungiamo il punto prestabilito per iniziare la salita sul crinale della collina e saliamo. Sta iniziando ad albeggiare ed il panorama che ci si apre innanzi è spettacolare, putroppo non abbiamo tempo di ammirarlo. Con il fiato corto e le gambe pesanti continuiamo a salire imperterriti e raggiungiamo il punto da dove inizieremo l’attacco.

Fortunatamente non vi sono sentinelle all’esterno, via facciamo saltare la porta che va giù con un boato e apriamo il fuoco all’interno del rifugio.
Vengo colpito ma i ragazzi si fiondano all’interno e bonificano i vari ambienti. Dall’esterno posso solo ascoltare con ansia le fasi concitate dello scontro che, comunque, dura pochissimi minuti. Poi vedo uscire i miei uomini.

Bauer è ormai storia antica, Gecko mi porge il plico dei documenti custoditi gelosamente dal farabutto mentre riferendomi di aver fatto anche le foto al rifugio ed a quello che conteneva mentre One Shot e Charlie portano fuori, ferito e malridotto ma vivo, il Seal rapito.
Perfetto, la visione del seal fuga tutti i dubbi che mi attanagliavano il cervello ed apprendere della fine di Bauer non fa che rigenerarmi, letteralmente, quel bastardo figlio di… la smetterà adesso di andarsene in giroa far danni con le “case con le ruote” .

Ottimo, la missione è quasi conclusa a questo punto, non ci resta che esfiltrare.

Putroppo abbiamo solo un percorso obbligato per raggiungere la nostra FOB e, ovviamente mr. Murphy vole ricordarci di essere sempre presente, infatti una pattuglia di narcos non vuoi che si va a fermare proprio da dove dobbiamo necessariamente passare?

Diventiamo tutti e otto delle “anonime parti del paesaggio” divenendo parti integranti di un cespugliose che circonda un giovane albero di fico posto a pochi metri dalla pattuglia che, fortunatamente, dopo una decina di minuti decide di togliere le tende ed andare via.

Sollevati percorriamo di corsa i 150 metri che ci separano dalla sicurezza della FOB.

MISSION ACCOMPLISHED .

Come ho scritto su di un noto social network, Operation White Gloves è stata una gara divertente, lineare, non particolarmente impegnativa fisicamente e perfettamente godibile.

Io e tutti i miei ragazzi ci siamo divertiti e , sicuramente, sarà una di quelle gare e manifestazioni che entra di diritto nel novero dei ricordi che, quando ti tornano in mente, ti fanno sorridere per il divertimento che ti hanno dato.

Non possiamo che ringraziare e fare un plauso ai principali autori di questo "film" : Simone "Sloth" Sinesi e Leonardo "Ufo" Barbarossa con tutti i ragazzi del "Tier One" ma anche ai ragazzi dei "Future Drow" , degli "Excalibur" e degli "Ingloriuous Bastards" che hanno collaborato con loro nell'organizzazione di Operation "White Gloves".

Per la cronaca siamo arrivati a pari merito con i team dei Raiders e dei CSB, conseguendo il terzo posto in base all'orario di esfiltrazione.
Purtroppo "Foxtrot" ha inciso molto negativamente sul nostro tempo gara anche se la nostra condotta di gara è stata senza una smagliatura, ....capita ma, come scritto prima, la cosa essenziale è che ci siamo divertiti alla grande.
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