Posts written by Cowboy President

view post Posted: 12/11/2013, 11:12 ROMAN'S WAR- LA RIVOLTA DI BUDICCA - Storie di uomini, mezzi, reparti e battaglie
Di questa regina guerriera parla Tacito, grazie al quale ci sono pervenute le maggiori notizie circa la vita di questa combattente che osò contrastare la potenza di Roma.

"Una donna molto alta e dall'aspetto terrificante. Aveva gli occhi feroci e la voce aspra. Le chiome fulve le ricadevano in massa sui fianchi. Quanto all'abbigliamento, indossava invariabilmente una collana d'oro e una tunica variopinta. Il tutto era ricoperto da uno spesso mantello fermato da una spilla. Mentre parlava, teneva stretta una lancia che contribuiva a suscitare terrore in chiunque la guardasse": Così viene descritta Budicca da Cassio Dione Cocceiano

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Pare che Boudica - questa sarebbe la forma corretta del nome - fosse di famiglia nobile e che fosse la moglie del re filo-romano degli Iceni Prasutago;
gli Iceni erano una tribù celta stanziata in quella che oggi è la contea di Norfolk in Gran Bretagna.
Secondo consuetudine, alla morte del sovrano il regno avrebbe dovuto passare in eredità a Roma, ma Prasutago tentò invece di preservare la propria casata designando quali eredi le due figlie avute dal matrimonio con Boudica, Le figlie avrebbero dovuto regnare insieme all'imperatore romano.

Nel 61 d.C., alla morte di Prasutago, i romani ignorarono le sue volontà testamentarie e sotto la guida del procuratore Catone Deciano si impadronirono del territorio iceno: terre e proprietà vennero confiscate ed i nobili iceni furono trattati come se fossero stati conquistati.
Quando la Budicca regina protestò, avanzando i propri diritti, per tutta risposta venne fatta prigioniera dai romani che la umiliarono pubblicamente denudandola e frustandola, mentre entrambe le giovani figlie vennero più volte violentate dai soldati di Catone Deciano.

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A seguito di tale umiliazione gli Iceni si ribellarono, la regina Budicca prese le redini della rivolta scendendo lei stessa in prima linea sul campo di battaglia, e riuscì ad ottenere la fiducia e l'appoggio di Galli, Britanni, Trinovanti e altre tribù minori, sia sull'isola oggi nota come Gran Bretagna sia sulle coste oltremare, sollevando così una grande rivolta contro Roma.
Il primo obiettivo dei Celti in rivolta fu la colonia romana di Camulodunum, l’odierna Colchester, nella quale i soldati imperiali avevano trattato con particolare durezza la popolazione sottomessa.

Alla testa di 12.000 guerrieri Budicca mosse verso Camulodum, dove l'odiato Catone Deciano stava al riparo delle mura con un manipolo di 500 romani.

Le difese cittadine di Camulodunum non erano ultimate dato che i romani ritenevano la provincia tranquilla e si erano concentrati più sull’edificazione del tempio in onore dell’Imperatore Claudio che sulla costruzione delle difese: un errore strategico che si rivelò fatale e che fece infuriare ancora di più la sovrana, avvisata da un esploratore circa la costruzione del tempio imperiale.

Giunta alle porte di Camulodunum, Boudica rimase sconcertata: sulle mura uno sparuto gruppetto di soldati romani pareva voler arrestare l'orda scagliando qualche freccia. Possibile che quella fosse la difesa imperiale?

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Dopo un primo momento di disorientamento, nel corso del quale la regina si aspettava una qualche tattica difensiva a sorpresa che avrebbe visto soldati romani sbucare dai lati e da dietro, Boudica si rese invece conto che non accadeva nulla e diede l'ordine di attaccare: un decimo dei suoi uomini fu sufficiente per abbattere le difese romane, penetrare nella città e giungere fino al tempio, ancora in fase di costruzione, dove si trovavano i pochi soldati della VIIII Hispana a difesa della colonia.

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Fermamente decisa a vendicare lo stupro delle figlie, ricolma del desiderio di lavare nel sangue nemico l'offesa subìta e l’arroganza romana, Budicca alla testa dei suoi guerrieri compì una vera e propria strage. Secondo le cronache giunte fino a noi pare che persino i ragazzini Celti si accanirono contro i Romani sconfitti e che fu proprio la regina combattente ad uccidere il nemico giurato Deciano, ignorando le sue richieste di pietà: impugnata la propria lancia, trafisse lo sconfitto procuratore romano e ne impalò poi la testa sulle mura, in modo che chiunque la potesse vedere.

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Stanchi dei torti subìti dai Romani, gli Iceni e le altre tribù celtiche rasero letteralmente al suolo Camulodunum e proseguirono poi la propria ribellione contro gli invasori, mettendo a ferro e fuoco Londinium - la Londra dei giorni nostri - abbandonata al proprio destino dal proconsole Gaio Svetonio Paolino, che era impegnato con il grosso delle truppe nella conquista dell’isola di Mona, nel tentativo di sedare la rivolta dei druidi e non aveva lasciato in città soldati sufficienti per fronteggiare l'orda barbarica.

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La vendicativa avanzata della regina guerriera proseguì così fino alla conquista di Verulanium (oggi St Albans, nell'Hertfordshire), lasciando sul campo di battaglia circa 7.000 Romani. Paolino, però, riorganizzate le truppe, si preparò allo scontro decisivo con la condottiera celta, che avvenne nei pressi delle sponde del fiume Anker: qui i Romani, sebbene fossero molto inferiori numericamente, seppero sfruttare al meglio la propria superiorità tattica ed inflissero una dura sconfitta ai ribelli in quella che passò alla storia con il nome di battaglia di Watling Street. Budicca preferì la morte al pensiero di una nuova pubblica umiliazione e si avvelenò.

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view post Posted: 7/11/2013, 10:09 Martin Mystere - Saluti
CITAZIONE (geckoBR @ 7/11/2013, 09:21) 
Volendo intanto ci sarebbe anche la rivolta della puddica :lol:

'gnurant :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
view post Posted: 6/11/2013, 09:10 Martin Mystere - Saluti
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
se ti può interessare qualcosa sulla rivolta di Budicca, sul ponte di Remagen o sull'operazione "Neptune Spear" dovrai aspettare solo una settimana :v
view post Posted: 5/11/2013, 08:39 Martin Mystere - Saluti
Ciao, benvenuto
Purtroppo gli impegni sono diventati mlto più "pressanti" ed hanno impedito di seguire adeguatamente il forum nell'ultimo periodo.
Stay tuned perchè c'è un pò di roba "sul fuoco " ;)
view post Posted: 25/7/2013, 08:14 DEBRIEFING TORNEO " COMMAND & CONQUER GENERALS" - Debriefing
Comunque good work ragazzi. Considerate che eravate un team "rookie" e che vi siete scontrati con i team agonistici di altre associazioni, quindi ..... ;) che ve lo dico a fare?
view post Posted: 6/7/2013, 12:07 DEBRIEFING OPERATION "WILD WEASEL" - Debriefing
Leukanistan nord occidentale 260840MAY2013

Siamo in avvicinamento al sito del laboratorio.
Dalle info raccolte da “Viper” dovremmo avere una facile di accesso dal muro perimetrale dove quest’ultimo è crollato e non è stato ancora ripristinato.

Ci muoviamo nella vegetazione avvicinandoci alla struttura.

E’ sufficiente che uno solo di noi riesca a recuperare la sostanza chimica sviluppata dal laboratorio evitando, così, un’azione diretta per conseguire l’OBJ.
Arrotino viene “offerto volontario” per tentare l’0impresa. E’ indubbio che non sarà facile dato che è giorno e che, pertanto, le sentinelle potranno agevolmente individuare eventuali intrusi nella struttura.
Confidando che comunque l’OBJ sia stato studiato per dare comunque le stesse possibilità a tutti indipendentemente dal momento scelto per conseguirlo ci apprestiamo all’azione.

Marco si libera di tutto il peso superfluo e con la sola ASG prova a intrufolarsi nell’OBJ. Pare quasi che ce l’abbia fatta quando, proprio mentre sta entrando nel locale del laboratorio dopo aver superato il perimetro esterno, viene localizzato e le sentinelle danno l’allarme.

Ormai la frittata è fatta, attacchiamo tutti insieme ed eliminiamo le sentinelle conseguendo ugualmente l’OBJ anche se non nelle richiesta condizione covert.
Ok, mission accomplished , ora non ci resta che esfiltrare, cosa che facciamo con molta calma e tirando il fiato.

Che dire? Personalmente era tanto che non mi divertivo così ad una gara, abbiamo avuto la possibilità di fare un bel gioco, di pianificare e di muoverci senza dover “inseguire” la tempistica. Tutti quanti sono soddisfatti e questo indipendentemente dal risultato conseguito in classifica che ci vede quarti (terzi effettivi) ad una manciata di punti dai secondi e dai terzi (due team a pari merito) e dai primi.

Complimenti per il buon lavoro fatto dall’organizzazione.
Alla prossima.
view post Posted: 6/7/2013, 11:51 DEBRIEFING OPERATION "WILD WEASEL" - Debriefing
Leukanistan nord occidentale 260720MAY2013

Siamo in avvicinamento ad “Echo”, l’OBJ è posizionato in una zona decisamente aperta, difficile avvicinarsi senza essere visti, non ci sono coperture.
Localizziamo il sito e chiediamo la finestra di ingaggio.

Attaccheremo quasi in linea di fila, con i fianchi che cercheranno di “avvolgere” al difesa.

Questa volta paghiamo uno scotto di perdite più elevato, tre di noi vengono colpiti ma l’OBJ comunque non riesce a resisterci.
Anche questa è fatta, ci restano solo “India” ed il laboratorio dopo di che potremo esfiltrare.
India è a circa ottocento metri, evitiamo le strade e ci muoviamo nella boscaglia rada fino a raggiungere un sentiero delimitato da una recinzione, dovremo necessariamente attraversarlo.

Mentre studiamo la situazione con la copertura della vegetazione vediamo un altro team AFO dirigersi verso India percorrendo il sentiero che vogliamo attraversare.

I ragazzi si allontanano e noi usciamo dalla vegetazione, siamo vicino alla recinzione in filo spinato quando sentiamo scatenarsi uno scontro a fuoco proprio da dove si sono diretti i nostri “colleghi”.

Caxxo…una contro…..li ha beccati.

Via via via, ci togliamo velocemente da lì, siamo troppo vicini…ci spostiamo di circa 250 metri più in basso e iniziamo a scavalcare il filo spinato.
Siamo riusciti ad oltrepassarlo quasi tutti quando ecco arrivare correndo la pattuglia di contro lungo il sentiero….Caxxo ma se stvano sparando fino a due minuti fa…che fannno volano?

Via, cerchiamo il disimpegno frantumando il team, io, One Shot, Arrotino e Brontolo cerchiamo scampo nella boscaglia dall’altra parte del sentiero che avevamo appena attraversato, ci inseguono ma senza esito.

Maresciallo e Commando, che avevano superato anche loro la recinzione, riescono a sganciarsi allontanandosi verso sud.

Purtroppo Gecko e Cofano, che non avevano ancora scavalcato la recinzione, nonostante si diano alla fuga allontanandosi di più di duecentocinquanta metri dal contatto, vengono inseguiti dagli operatori avversari che scavalcano la recinzione a loro volta e non gli danno tregua.
Non appena copiamo per radio che Cofano è stato colpito torniamo tutti indietro ed eliminiamo la minaccia….

Porca pXXXana, che caxxo di accanimento… e poi magari ci si lamenta quando si gareggia se la controparte di turno si comporta nello stesso modo.
Vabbè…pazienza…ci allontaniamo un po’ con l’amaro in bocca e ci dirigiamo su “India” che ormai è a poche centinaia di metri.

Osserviamo l’OBJ e, dopo un po’, chiediamo luce verde. Riusciamo facilmente ad eliminare i difensori a parte un mitragliere che con una cavolo di M60, posizionato dall’altra parte del vallone dov’è posizionato l’OBJ ci fa passare un brutto quarto d’ora eliminando ben tre di noi. ‘Sta cavolo di mitragliatrice tira da far paura, ci sta massacrando, i suoi colpi ci arrivano decisamente tesi anche se, fortunatamente, molto imprecisi e aperti mentre le nostre carabine arrivano a stento ala sua posizione.

Per neutralizzarlo io e Cofano apriamo un fuoco di copertura intensissimo distraendo il mitragliere e consentendo a Arrotino di farsi sotto ed eliminarlo.
OBJ eliminato.
view post Posted: 6/7/2013, 11:07 DEBRIEFING OPERATION "WILD WEASEL" - Debriefing
Leukanistan nord occidentale 260000MAY2013

Giunge finalmente il momento dell’apertura della finestra per il rendez vuos. Logicamente allo scattare delle ore 00.00 siamo già sul sito da una quindicina di minuti, tant’è che vediamo tranqullamente arrivare il fuoristrada con il nostro contatto.
Effettuati i segnali di riconoscimento si avviciniamo e consegno il rapporto sulle info acquisite ricevendo in campio l’alenco degli OBJ da attaccare.

Come previsto dobbiamo effettuare azione diretta sui siti identificati come basi di missili anti aerei e di missili balistici, ovvero OBJ “Charlie”, Obj “Mike”, Obj “India” e OBJ “Echo”, inoltre dovremo andare a “visitare” il laboratorio. Purtroppo a causa di un problema comunicativo non è stato specificato che quest’ultimo OBJ deve essere acquisito preferibilmente al buio, l’orario risulta essere libero e l’OBJ deve restare aperto pertanto mi attengo alla pianificazione originaria per evitare di fare una sgroppata attraverso tutto il campo. Gli altri OBJ infatti sono tutti nella zona sud del campo mentre il laboratorio è all’estremo nord, pertanto come pianificato andremo a posizionare il nostro bivacco a circa 300 metri da “Charlie” per poi fare a mano a mano gli altri OBJ ed esfiltrare dopo aver acquisito il laboratorio.

Ci rimettiamo in movimento, decisamente contenti per il fatto che, muovendoci, ci riscaldiamo ( cavolo la temperatura è scesa decisamente). Ci muoviamo velocemente con due scout avanti e la sicurezza alle spalle e, questa volta, utilizziamo i sentieri. Di tanto in tanto i nostri “occhi” di allertano ma fila tutto liscio fino al sito che scegliamo per bivaccare.

Allestiamo il nostro bivacco e cerchiamo di trascorrere al meglio e riposando le ore che ci separano dal momento in cui potremo chiedere le finestre di ingaggio sugli OBJ ( le 0600).

Leukanistan nord occidentale 260555MAY2013

Siamo fermi nella boscaglia a circa 150 metri dal sito dell’OBJ Charlie, Possiamo vedere le sentinelle in alto su di un crinale, purtroppo la nostra posizione non è delle migliori, per attaccare dovremo affrontare una salita che, benchè relativamente corta è, tuttavia, decisamente ripida.

Guardo con ansia il mio cronometro, allo scoccare delle 0600 faccio segno a Commando di chiedere la finestra.
Riceviamo subito la luce verde e partiamo all’attacco divisi in due gruppi di 4, ogni gruppo con una coppia a fare copertura e una che cerca di avvicinarsi. Il conflitto a fuoco è intensissimo ma breve, anche se certamente ci avranno avvistati non appena usciti dai cespugli i difensori non riescono a fermarci. Il tutto termina in meno di tre minuti, provvediamo a minare le rampe dei missili A/A e ci togliamo di lì.

Via via via, ci muoviamo alla volta di “Mike”, ora è prioritario essere veloci per non dare il tempo all’apparato difensivo leukanistano di capire cosa stia succedendo e di organizzarsi e reagire.

Leukanistan nord occidentale 260630MAY2013

Eccoci a 150 metri da “Mike”, ci siamo mossi velocemente seguendo il percorso fatto il giorno precedente.
Commando chiede la finestra, luce verde , attacchiamo.
Purtroppo l’OBJ è leggermente “disassato” rispetto alla coordinata presunta e il nostro attacco è meno massiccio del solito e un po’ sgranato, il che non ci impedisce comunque di mettere al piatto l’OBJ anche se con più tempo questa volta.
Perfetto comunque, OBJ distrutto e via, velocemente in movimento verso il prossimo.
view post Posted: 4/7/2013, 12:39 DEBRIEFING OPERATION "WILD WEASEL" - Debriefing
Leukanistan nord occidentale 252030MAY2013

Ora la nostra prossima tappa è l’OBJ “Glory”.

Facciamo un punto mappa e ci muoviamo alla volta della centrale elettrica. Sarà nostro compito individuare l’edificio della centrale e piazzarvi un trasponder per il bombardamento di precisione da parte dei nostri F18.

Cala il crepuscolo ed assistiamo ad un bellissimo spettacolo con il sorgere della luna che si staglia in un cielo dai bellissimi colori ( si scatenano Gecko e Maresciallo con le foto). Passato il momento poetico riprendiamo la nostra marcia alla volta di Glory.
Il percorso più agevole ci porterebbe a percorrere una strada ma, logicamente, noi ce ne andiamo per i campi.
Giunti a circa 300 metri dall’obiettivo ci separiamo in due coppie, io e Gecko restiamo in copertura pronti ad intervenire mentre Maresciallo e One Shot dirigono verso i due edifici che costituiscono l’OBJ Glory per posizionare il trasponder.

Putroppo, a causa di un’erronea interpretazione delle spiegazioni ricevute al briefing pre missione, i nostri posizionano il trasponder non appena rilevano il cartello nel primo edificio ritenendo di aver beccato il sito giusto ( pensavamo infatti che sul sito ci fosse un solo cartello). Purtroppo, come vedremo in seguito, avremmo dovuto controllare entrambi gli edifici, verificare i simboli sui cartelli e individuare quello con il simbolo giusto. Pazienza abbiamo decisamente maloe interpretato, la prossima volta dovremo stare più attenti.

Ci allontaniamo da Glory e, arrivati a distanza di sicurezza, facciamo una pausa. Contattiamo il team Viper che ci comunica di aver acquisito tutti i suoi OBJ e di stare in movimento verso il nostro punto di rendez vous ( callsign “chiesa” ). Ok a noi rimane solo da acquisire l’OBJ “Echo” dopo di che potremo andare a riunirci ai nostri.

Muovendoci in materia relativamente veloce ci dirigiamo alla volta di Echo. Siamo costretti ad occultarci a causa del passaggio di un veicolo ma raggiungiamo senza troppi problemi l’obiettivo.

Resto in copertura con Maresciallo intanto che Gecko e One Shot vanno ad acquisire l’OBJ. Ci siamo appena riuniti quando localizziamo una pattuglia nemica che si muove nella nostra direzione. Ci allontaniamo per metterci in sicurezza e ci occultiamo nella vegetazione dove, al sicuro, facciamo il punto mappa.
Siamo ormai relativamente vicini a “chiesa” e contattiamo via radio Viper che ci comunica di avere una contro alle calcagna. I nostri sono riusciti a sganciarsi ma gli avversari li stanno ancora cercando, la zona è “calda”.

Aspettiamo un’altra decina di minuti dopo di che ci muoviamo anche noi verso casa, ma con estrema cautela dato che ora sappiamo con certezza che in zona c’è una pattuglia nemica che sta cercando i nostri compagni.

Come volevasi dimostrare, non appena arriviamo a circa trecento metri dal nostro punto di rendez vous con Viper ecco la pattuglia nemica. Ci buttiamo subito a terra sfruttando la copertura offerta da alcuni radi cespugli e li vediamo che dirigono dritti verso di noi.

Tratteniamo il fiato, la pattuglia ci passa a meno di una decina di metri sciabolando con le torce. Parlano tra di loro, qualcuno di loro sembra abbia perso un GPS e sono abbastanza scazzati. Tratteniamo il fiato cercando di sprofondare nel terreno……ok passati, aspettiamo che si allontanino di ameno un cento cinquanta metri dopo di che ci alziamo silenziosamente e ce la svignamo alla volta dei nostri compagni.

“Casa” è in una zona boschiva relativamente fitta ma che offre una discreta copertura, saròà decisamente difficile che riescano a localizzarci qui. Accendiamo le strobo IR per farci avvistare da Viper…ed ecco infatti arrivare la rassicurante comunicazione di Commando che ci ha avvistati.

Raggiungiamo i nostri, sono circa le 2200 ed abbiamo terminato la nostra fase recon conseguendo tutti gli OBJ previsti.

Edited by Cowboy President - 23/7/2013, 12:41
view post Posted: 3/7/2013, 15:36 DEBRIEFING OPERATION "WILD WEASEL" - Debriefing
Leukanistan nord occidentale 2519400MAY2013

Valutiamo il percorso da seguire per scendere a sud verso “More”. Abbiamo la possibilità di seguire un sentiero, è certamente la strada più comoda ma, indubbiamente, anche la più rischiosa. L’alternativa è seguire il letto in secca di un torrente che scende giù a sud e passa proprio sotto il ponte da minare. Inutile dire che è la soluzione che adottiamo.

Detto fatto ci caliamo nel letto del torrente e ci muoviamo verso sud affrontando un percorso non proprio agevole ma decisamente suggestivo e al sicuro dalle contro-interdizioni.

Dopo tre quarti d’ora necessari a percorrere il chilometro che ci separa dal ponte ecco che lo avvistiamo.
Ci avviciniamo con cautela, tenendo d’occhio la strada che percorre il ponte e tendendo l’orecchio per individuare eventuali mezzi in avvicinamento, la zona sembra temporaneamente sicura, velocemente One Shot posiziona il panetto di esplosivo e mina la struttura dopo di che ci allontaniamo velocemente proseguendo oltre il ponte sempre nel letto del torrente.

Appena in tempo, sentiamo avvicinarsi un veicolo ma noi, ormai, siamo al sicuro ed occultati. Proseguiamo nel letto del torrente verso il nostro prossimo punto da ricognire, callsign “Alpha”, la nostra strada” prosegue proprio in quella direzione ma, ad un certo punto, diviene stretta ed impraticabile pertanto siamo costretti ad uscirne.

Guadagnamo il bordo della boscaglia dopo una corta ma ripida salita e avvistiamo “Alpha” a circa duecento metri. Lasciamo Gecko e Maresciallo in copertura ed io e One Shot andiamo ad acquisire l’OBJ, dopo di che ci rimettiamo in movimento ricongiungendoci agli altri.
view post Posted: 3/7/2013, 11:38 DEBRIEFING OPERATION "WILD WEASEL" - Debriefing
DEBRIEFING OPERATION “WILD WEASEL”

Confine Mugiakistan/Leukanistan 251730MAY2013
I nostri MH60 “Pave Hawk” sfiorano veloci le cime degli alberi, dal portellone aperto vedo l’altro elicottero, con a bordo il secondo brick del mio team ( Commando, Cofano, Brontolo e Arrotino), che vira seccamente a sinistra per dirigersi verso la landing zone predefinita mente il nostro continua sulla sua rotta. Mentalmente auguro un grosso in bocca al lupo ai ragazzi del team “Viper”.

I nostri velivoli continuano il volo in modalità NOE per portarci sani e salvi alle landing zone individuate per inserirci in Leukanistan.
Il pensiero corre ai ragazzi del team “Raimbow” abbattuti senza preavviso mentre effettuavano un pattugliamento di routine dalla contraerea Leukanistana che ha aperto il fuoco oltre confine, volevamo un’occasione per fargliela pagare a quei bastardi e ci è stata fornita su di un piatto d’argento.
Ecco la landing zone sotto di noi…

l’MH60 “Pave Hawk” si ferma in hovering a pochissima di stanza dal suolo…GO! GO! GO! il brick del team “Cobra” salta giù dal velivolo e, velocemente, raggiunge la copertura della vegetazione mentre il nostro “autobus” riprende quota e si allontana velocemente.

Siamo dentro!

Leukanistan nord occidentale 251800MAY2013
Lancio uno guardo ai miei veterani, Maresciallo, Gecko e One Shot , con un cenno di intesa ci mettiamo subito in movimento.

Siamo il Leukanistan per acquisire quante più informazioni sul dispositivo di difesa di questi bastardi, da tempo il loro atteggiamento provocatorio ha tenuto sulla corda il dispositivo della coalizione alleata, almeno fino a quando non hanno apertamento violato ogni normale norma di prudenza ed hanno tirato giù gli elicotteri di Rainbow, nessun sopravvissuto. Da quel momento si è trattato solo di attendere con impazienza gli ordini per andare a rompere il muso ai Leukanistani, sperando che sarebbe toccato al nostro reparto.

Il nostro primo OBJ è la localizzazione delle batteria A/A leukanistane, che diventeranno il nostro obiettivo prioritario, inoltre cercheremo di far danni il più possibile minando ponti e illuminando installazioni logistiche avversarie in modo da disarticolare completamente il loro sistema di difesa.
I nostri droni ed i satelliti hanno individuato tutti i possibili siti utilizzati dai leukanistani ma tocca a noi andare a verificare la sussistenza o meno delle installazioni sugli stessi.

In fase di pianificazione abbiamo stabilito di suddividere il team in due brick , che penetreranno in A.O. da nord e da sud in modo da acquisire più rapidamente i bersagli.

Effettuata la ricognizione il team si riunirà in un punto di rendez vous predefinito per andare a proseguire la missione andando ad eliminare i bersagli scelti dal CENTCOM tra quelli individuati a seguito della nostra ricognizione.

L’A.O. è stata pertanto suddivisa in due settori, RED a nord di competenza del team “Viper” e BLUE a sud di competenza del team “Cobra”.
Ci muoviamo cautamente nella boscaglia avvicinandoci al primo sito che abbiamo pianificato di ricognire ( codename “Charlie”).

Studiando la mappa io e Gecko abbiamo ritenuto probabile che proprio “Charlie” sia tra gli OBJ attivi e, pertanto, ci muoviamo con molta prudenza. I fatti ci danno ragione, giunti a circa 120 metri da “Charlie” sentiamo distintamente le voci dei leukanistani di guardia e, pertanto, ci muoviamo di conseguenza facendo estrema attenzione ad evitare le possibili pattuglie nemiche sicuramente presenti in zona. Infatti, mentre siamo in lento movimento, sentiamo distintamente un conflitto a fuoco, una pattuglia avrà sicuramente ingaggiato qualche altro team AFO presente in A.O.. velocemente ci togliamo di lì acquisendo le info sull’obiettivo.
Velocemente poniamo quanta più distanza possibile tra noi e la probabile minaccia, attraversiamo al volo una carrabile e ci inoltriamo nelle boscaglia allontanandoci e dirigendoci verso un altro punto sensibile da ricognire.

Acquisiamo senza problemi il sito “Bravo” e ci dirigiamo velocemente alla volta di “Mike”.

Siamo costretti ad attraversare un sentiero ma guadagnamo subito la boscaglia. Giunti a circa un centinaio di metri da Mike veniamo allerati da movimenti nella boscaglia, ci congeliamo e riprendiamo poi a muoverci con estrema circospezione. Sul punto è presente una pattuglia motorizzata avversaria, non appena One Shot e Maresciallo si sporgono dalla vegetazione vengono individuati e la pattuglia si attiva.

Mettiamo in atto una manovra evasiva cercando di rompere il contatto, i nostri avversari aprono il fuoco ma sono lontani e noi abbiamo riguadagnato il folto, ma non demordono, entrano nella boscaglia per inseguirci, ormai sanno che siamo lì e sanno cosa siamo venuti a fare pertanto insistono nella caccia. Ci inseguono per circa duecento metri ma noi ci occultiamo nella vegetazione. Le nostre BDU AOR2 socom si stemperano alla perfezione nella vegetazione, diventiamo quasi invisibili, stando acquattati sentiamo distintamente i leukanistani che ci cercano per una buona decina di minuti fino a quando, demoralizzati, non demordono , riguadagnano il loro mezzo e ripartono.

Aspettiamo di sentire il mezzo in allontanamento prima di uscire cautamente dalla copertura della vegetazione ed acquisire Mike che risulta essere il sito di un missile balistico tipo SCUD. Certamente sarà un nostro OBJ primario.

Ci rimettiamo in movimento alla volta di Delta, il nostro prossimo sito da ricognire.
Lo raggiungiamo seguendo un percorso all’ interno della boscaglia e lo acquisiamo senza alcun problema.

Facciamo il punto mappa, il nostro prossimo obiettivo ( Callisgn “More”) è quello di minare un ponte, fondamentale per le comunicazioni dei leukanistani, facendolo saltare riusciremo ad interrompere l’arteria principale lungo cui scorre il flusso di rifornimenti del nemico .

to be continued...........
view post Posted: 17/5/2013, 14:53 DEBRIEFING OPERATION "BLACK FOREST" - Debriefing
DEBRIEFING OPERATION “BLACK FOREST”
Davidoff Mills, ancora lui, il trafficante d’armi ed affarista più ricercato dai servizi occidentali. Pensavamo che dopo l’operazione “Red Dragon” avesse deciso di cambiare aria e di darsi una calmata ma invece no. I servizi hanno scoperto che questo eclettico e pericolosissimo individuo è adesso in combutta con un movimento neonazista che ha ultimamente preso piede in Germania. Pare che Mills abbia intrecciato stretti rapporti con gli esponenti della Double Stab Stir e che stia trafficando con tecnologie particolarmente avanzate avvalendosi dell’appoggio e dell’aiuto della rete di questo movimento neonazista , ormai particolarmente radicata in Germania.

Il fatto che il problema si annidi in Europa ci rende le cose molto difficili. Il nostro comando non può, logicamente, avallare delle azioni militari all’interno di un paese cardine della NATO ma, nel contempo, il problema va risolto comunque.
Fortunatamente l’occasione viene fornita dall’organizzazione dell’annuale gara per pattuglie militari che si svolge proprio nella zona dove sembra che MILLS ed i suoi complici abbiano posizionato il centro delle loro attività.

Il comando ci comunica che potremo infiltrarci utilizzando proprio la gara per pattuglie militari come copertura e che potremo avvalerci anche dell’appoggio e delle informazioni di due agenti del Mossad israeliano infiltratisi nell’organizzazione.

La zona interessata dall’operazione è controllata dal piccolo esercito privato di Hans Bauer, il capo dell’organizzazione neonazista, che sta dando ospitalità a Mills. Nell’area operativa abbiamo diversi obiettivi noi, due ville probabili nascondigli di Mills, un laboratorio e il centro direzionale della DSS inoltre sappiamo che sono presenti in area dei campi di addestramento dei miliziani neonazisti, una volta scoperti cercheremo di eliminarli senza lasciare tracce.
Bauer gode di forti appoggi tra la Polizei tedesca ma con la gara per pattuglie come copertura non dovremmo avere problemi solo una zona dell’A.O. è out per noi e non dovremo farci pescare al suo interno dato che non è interessata dalla gara per pattuglie militari.
Perfetto, il piano è chiaro, formiamo il team: Cowboy (TL), Gecko (NAV), Maresciallo (Scout), One Shot (Scout), Commando (VTL), Cofano (NAV), Arrotino (Support) e Bikokk (Support).

Giunti alla FOB abbiamo la spiacevole conferma che, a causa delle incessanti precipitazioni dei giorni precedenti, il campo è ridotto ad una vera e propria fangaia. Questo comporterà l’impossibilità di muoversi al di fuori dei sentieri e per i campi obbligandoci a seguire necessariamente le strade ed i sentieri e, quindi, a pianificare il nostro movimento esclusivamente in base ad essi impedendoci di tagliare e di risparmiare tempo e strada.
Alle 1630 zulu +2 del 24032013 ci infiltriamo in A.O. confondendoci con gli altri team partecipanti alla gara per pattuglie. Partiamo sotto l’acqua indossando i nostri parka in goretex, piove oramai da una settimana senza soluzione di continuita.

Abbiamo però, al fine di confonderci con gli altri, le nostre armi senza caricatori, un agente del Mossad farà in modo da farceli recuperare una volta infiltrati ed abbiamo un appuntamento con un altro agente, codename padre Ralph ( scopriremo poi che è un vero “prete”), che potrà darci delle info utili per il proseguimento della nostra missione.

Ci muoviamo subito per recuperare i nostri caricatori, dato che a circa un chilometro dal sito dove li recupereremo ci sono due probabili location “sensibili” per l’individuazione di strutture della DSS, distacchiamo subito Maresciallo e Commando per andare a fare una veloce recon.
Il resto del team recupera i caricatori dall’agente e, dopo una decina di minuti si riunisce ai due che hanno acquisito le info sui siti ricogniti.
Una volta riunito il team ci mettiamo in marcia.
Ritengo prioritario raggiungere quanto prima il rendez vous con padre Ralph anche perché abbiamo una finestra temporale ben determinata e dalla quale non possiamo prescindere.

Inoltre considero che ottenendo prima possibile le info dal prete potremo meglio gestire la missione.

Mentre ci muoviamo passiamo nelle vicinanze della “Villa Bosch”, che è uno degli Obiettivi noti della missione da attaccare ma, dato che non voglio rischiare di mancare l’appuntamento con il prete, mi limito a acquisire il canale di chiamata radio dell’OBJ programmando di ingaggiarlo al ritorno in zona e da una direzione inaspettata per i difensori.

Muovendoci verso il rendez vous acquisiamo altri due Waypoints.
Evitiamo le strade seguendo un sentiero che costeggia il lago e raggiungiamo per le 1830 circa il luogo di rendez vous con il prete ( la nostra finestra si chiudeva alle ore 1930).

Il prete ci dà diverse informazioni e le indicazioni perché una coppia di nostri operatori vada ad incontrare in un night la figlia di Hans Bauer ( l’amico di Mills) che non vede l’ora di vendicarsi del genitore, potrebbe essere per noi una valida alleata. Cofano e Bikokk si cambiano in abiti civili e raggiungono il night mentre il resto del team si congela nella boscaglia in attesa.
Dopo circa una mezz’ora i nostri due operatori sono di ritorno.
Ciro e massimo riferiscono che, dopo aver preso contatto con la ragazza al night, sono stati accompagnati da un’amico di questa,a bordo di un’auto, a fare un giro, passando davanti ad una costruzione sorvegliata ed ad un ripetitore.
L’autista ha riferito che trattasi di una costruzione per noi molto “importante” sarà quindi necessario andarci a dare un’occhiata, il ripetitore, invece, andrà sabotato per interrompere le comunicazioni radio e telefoniche nell’area.

Ok, prendiamo nota di tutto, i nostri due ragazzi si ricondizionano e partiamo alla volta della location probabile di uno dei campi dei miliziani della DSS.
Dallo studio della mappa effettuato con Gecko avevamo preventivato che proprio questa location fosse quella utilizzata prevalentemente dai miliziani pertanto, dopo aver evitato il night dove sono stati portati i nostri due ragazzi, raggiungiamo la migliore posizione di attacco per ingaggiare il presunto campo.
Avuta la conferma che l’OBJ è attivo ci muoviamo in formazione di combattimento.
A circa 100 metri Commando chiede l’apertura della finestra di ingaggio all’arbitro.

Luce verde e ci muoviamo cauti ed in silenzio nella boscaglia che costeggia la strada per l’OBJ. Arriviamo sull’obiettivo del tutto inaspettati e da una direzione non prevista, la sorpresa è totale come totale è il nostro fuoco di soppressione, l’obiettivo è storia antica dopo un minuto e mezzo dalla luce verde.
Facciamo il punto della situazione, Gecko e Cofano individuano la posizione del ripetitore e della costruzione “importante”. Sono sul percorso che avevamo già pianificato per raggiungere l’OBJ “Villa Bauer” posto all’estremo nord dell’A.O. pertanto ci muoviamo per raggiungerli prima di quest’ultimo.
Ci addentriamo nella boscaglia nel buoi più assoluto, ma quando stiamo per raggiungere la strada che ci porterebbe verso la nostra destinazione ci rendiamo conto che è fortemente presidiata. Sentiamo anche i rumori di un conflitto a fuoco. Non è consigliabile lasciare la copertura della boscaglia, pertanto ci muoviamo lentamente nel bosco e aggiriamo il presidio. Per fare questo siamo costretti a uscire dal bosco e d a costeggiarlo dalla parte opposta alla strada transitando in un campo arato e zuppo d’acqua, ogni passo diventa un’impresa.

Riusciamo, comunque, ad evitare i nostri avversari, anche se a costo di grossi sforzi che ci stremano letteralmente e di due cadute da parte del sottoscritto ( mi è anche andata bene, soprattutto la seconda, potevo farmi veramente male). Dopo aver rifiatato un attimo con la copertura della boscaglia ci rimettiamo in marcia affrontando una brutta pendenza resa ancora più brutta dalle condizioni pesantissime del terreno fradicio d’acqua e ridottoa d una fangaia. In ogni caso raggiungiamo il traliccio, lo sabotiamo, preleviamo una aggeggio elettronico e acquisiamo l canale radio per villa Bauer, molto sorpresi non ritroviamo nulla che indichi cosa sia l’edificio nei pressi, ci convinciamo che si tratti di un nuovo OBJ e che troveremo il canale radio per la chiamata 150 metri a nord dello stesso OBJ.
Ci lascia un attimo perplessi il fatto che il canale radio per “Villa Bauer” si trovi lì ma ce ne facciamo una ragione in quanto se posizionato 150 metri a nord dell’OBJ avrebbe praticamente dovuto trovarsi nel lago. L’OBJ Villa Bauer si trova a circa 550 metri in linea d’aria ma, dovendo aggirare il lago, a ben 2Km dalla nostra posizione.

Qui ci siamo giocati la gara. <_< :cry: -_-

Dopo aver rifiatato ci rimettiamo in movimento, effettuiamo la ricognizione su di un altro sito probabile sede di campi di addestramento trovandolo freddo, e ci dirigiamo verso la fatidica villa Bauer, Muovendoci lungo la strada asfaltata copriamo la distanza abbastanza velocemente ma giunti sul sito non vediamo alcuna luce e non sentiamo alcun rumore.
Chiamo alla Direzione gara per avere spiegazioni e mi viene risposto che noi lì non ci dovevamo andare perché la “Villa Bauer” non era più quella in quanto Bauer si era spostato su quell’altro edificio vicino al ripetitore.
Voglio sorvolare sulla serie e varietà di imprecazioni che ha preso vita in quel momento.

…Ma dico io le location si spostano con i loro proprietari? :huh: Se una località ha un nome il nome non cambia se il proprietario si sposta su di un’altra abitazione, :angry: …..almeno questo nel mondo reale <_< <_< <_< <_< -_- -_- -_- -_- -_- .

Ci consola il fatto che altre quattro squadre sono incorse nello stesso equivoco, segno questo che la cosa era stata trattata in maniera alquanto contraddittoria. <_<

Comunque stringiamo i denti e ripartiamo con un passo da “marcia commando”, copriamo velocemente e nuovamente la distanza già percorsa e nemmeno un’ora dopo attacchiamo la “nuova” Villa Bauer.

Azzeriamo l’obiettivo in pochissimo tempo e recuperiamo tutte le info disponibili ma questo scherzetto ci è costato più di quattro chilometri nelle gambe oltre ad un paio d’ore buone di tempo, un cumulo di nervosismo per i componenti del team e ci costerà anche la gara alla fin fine.
Rifiatiamo un attimo e ripartiamo, il nostro prossimo OBJ è la direzione della DSS.

Raggiungiamo l’obiettivo e lo attacchiamo, è posizionato in una posizione davvero balorda, uno stabile in campo aperto senza alcuna possibilità di copertura per gli attaccanti. L’unico modo è diattaccare in formazione aperta mettendo ogni difensore sotto il tiro di almeno una coppia di noi. L’OBJ cade in poco tempo e procediamo ad una nervosa perquisizione del sito ( chiedo scusa ai difensori per il nostro comportamento decisamente burbero) acquisiamo tutte le info ivi presenti, tra cui la location dove dovrebbe trovarsi Mills.

Gecko e Cofano posizionano sulla mappa il nuovo OBJ mentre io faccio un rapido calcolo del tempo a nostra disposizione. Oltre a questo nuovo obiettivo abbiamo ancora da attaccare la “Villa Bosch”, il laboratorio e il centro comando della DSS e sono tutti molto distanti dalla nostra posizione. Il nuovo OBJ è dalla parte opposta agli altri. Se il terreno lo consentisse sarebbe anche facilmente raggiungibile tagliando per i campi ma abbiamo già sperimentato come sia assurdo pensare di attraversarli nelle condizioni in cui si trovano.

Gecko propone di scendere verso sud e cercare di prendere un sentiero che appare sulle ortofoto sperando che sia praticabile dato che passa per i campi.
Inizio ad essere seriamente preoccupato dal tempo, oltre a cercare di beccare Mills abbiamo ancora da attaccare la Villa Bosch, il laboratorio chimico e l’ultima installazione della DSS oltre a ricognire l’ultimo sito dei campi di addestramento ( che comunque prevediamo sia freddo).
Ci rimettiamo in movimento, abbiamo un botto di strada da fare, e manteniamo una buona velocità dato che percorriamo solo le strade. Fortunatamente la direzione gara ha tolto le contro dalle strade altrimenti, causa il terreno reso impossibile dalla pioggia che ha continuato a scendere fino a poche ore fa, sarebbe stato impossibile muoversi sul campo.

Raggiungiamo il fatidico sentiero passando accanto ad un’abitazione privata presidiata da cani poco raccomandabili. Purtroppo il sentiero scompare dopo poche decine di metri in mezzo ad un campo….è improponibile cercare di passare da lì, si sprofonda di una decina di centimetri ad ogni passo. Siamo costretti a tornare indietro.
Facciamo un nervoso punto della situazione, sull’ortofoto appare un altro sentiero ma è abbastanza aleatorio imboccarlo dato che potrebbe finire come quello appena trovato, le alternative non sono molte, o divido il team mandando un’aliquota a fare un largo giro per arrivare a Mills con l’ordine di riunirsi al team solo all’esfiltrazione ( non ce la farebbero mai a riunirsi prima) oppure mando al diavolo Mills e dirigo sugli altri obiettivi certi.
Il tempo è tiranno, i ragazzi ( ed anche io) cominciano ad essere provati, sono le 0500 del mattino ed abbiamo già percorso tanta strada quanto quella percorsa durante l’Operazione Red Dragon sullo stesso campo, pertanto decido di mandare a farsi fottere Mills e di proseguire con gli OBJ che conosciamo.

Ci rimettiamo in movimento, dopo un paio di chilometri andiamo ad attaccare Villa Bosh.
Cogliamo i difensori ( e l’arbitro) completamente di sorpresa dato che solo le 0545 del mattino e certamente non si aspettavano di essere attaccati.
L’obj cade in una manciata di minuti e facciamo quello che dobbiamo fare anche se i ragazzi danno segno di nervosismo.

Proseguiamo alla volta dei prossimi OBJ.
Durante lo spostamento ci liberiamo della buffetteria e degli zaini per andare più leggeri imboscandoli in un sito sicuro ( solo io devo tenermi addosso il mio BH strike dato che ho tutti i documenti della gara stipati nel tattico).
Maresciallo , One Shot e Arrotino vanno a controllare il sito del campo di addestramento trovandolo, come previsto, freddo.
Ci muoviamo alla volta del laboratorio chimico che attacchiamo ed eliminiamo senza storia.
Proseguiamo verso l’ultimo OBJ situato in cima ad una collina, lo raggiungiamo attaccandolo ma purtroppo, avendo recuperato solo due chiavi di un codice necessario per accedere a delle info in un computer ( ne servivano tre ma mentre le prime due , recuperate su “Villa Bauer” e su “Villa Bosch”, erano in nostro possesso la terza non ce l ’abbiamo dato che si sarebbe dovuta certamente recuperare da Mills), non riusciamo ad ottenere il punteggio massimo dell'obiettivo. Pazienza è l’unico OBJ che non acquisiamo al 100% su tutti quelli ingaggiati.

Avendo ormai terminato la missione ci dirigiamo all’esfiltrazione che effettuiamo alle 0920 ( tempo previsto alle 0940).

Alla fine della giostra avremo percorso ben 41 chilometri ( praticamente dieci chilometri in più rispetto alla Red Dragon fatta con condi meteo decisamente migliori e nello stesso arco temporale) effettuando solo delle piccole pause di pochi minuti ogni ora di spostamento.,
Ci piazziamo terzi in classifica e siamo anche l’unico team ad esfiltrare a ranghi completi in una gara particolarmente dura ( per la cronaca è stata una gara che ha visto il ritiro di 4 team su nove partecipanti e in cui tutti gli altri team hanno perso degli uomini lungo la strada).

Edited by Cowboy President - 18/5/2013, 10:30
view post Posted: 14/5/2013, 10:08 Vendo AK47S metal&wood Cyma con QUATTRO GIOCATE a 100euri!!! - Mercatino
Gigio, metti delle foto dell'articolo o chiudo il post ;)

Edited by Cowboy President - 15/5/2013, 11:21
view post Posted: 2/5/2013, 18:51 SPECIAL FORCES- "NIGHT STALKERS" - Storie di uomini, mezzi, reparti e battaglie
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160° Special Operations Aviation Regiment (Airborne) "NIGHT STALKERS”

Nell’ambito del SOCOM le capacità di volo notturno e con condi meteo avverse sono assicurate dal 160° Aviation Regiment (Airborne).
Originariamente il reparto era formato da elementi della 101^ divisione aviotrasportata ma in breve, grazie alla specifica specializzazione nel volo notturno, è diventato l’elemento fondamentale delle operazioni speciali del SOCOM venendo ufficialmente riconosciuto come Special Operations Aviation Regiment ( ariborne) il 16 ottobre del 1981. Da quel momento i “Night Stalkers” ( il loro motto è “Night Stalkers dont quit”) sono diventati famosi per le loro capacità di colpire inosservati durante le ore notturne e per le loro imprese in ogni angolo del globo che ha visto operare le Special Force USA.

Il 160° SOAR ha ricevuto il suo battesimo di fuoco durante l’Operazione Urgent Fury a Grenada nel 1983 colpendo diversi obiettivi simultaneamente ma subendo anche le sue prime perdite in azione. Da quel momento, l'unità è stata coinvolta in numerose missioni.
Il 16 ottobre, 1986, il reggimento ha ricevuto la nuova designazione “Special Operation”
Nel settembre del 1987, i Night Stalkers hanno preso parte all’ Operazione “Prime Chance”, neutralizzando una minaccia nemica mediante l'utilizzo di occhiali per la visione notturna aviator e di dispositivi a infrarossi.
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Il successo dell'operazione “Mount Hope III” nel giugno 1988, eseguita nelle condizioni di volo più impegnative immaginabili ha poi chiaramente dimostrato la capacità degli uomini e delle macchine del 160° di colpire in profondità, compiere la missione e tornare indietro sani e salvi.
Nel dicembre 1989, i Night Stalkers hanno operato nel corso dell’ Operaztione “Just Cause” costituendo la punta di diamante delle forze USA. Nel corso dell’operazione infatti gli uomini del 160° SOAR, schierato a Fort Campbell, hanno nuovamente colpito simultaneamente ed al buio bersagli multipli anche se hanno però subito la perdita di due velivoli.

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Elicottero MH60 BlackHawk

Il reparto ha continuato a svilupparsi fino al suo impiego nel teatro del sud-ovest asiatico durante le operazioni “Desert Shield” e “Desert Storm”. Entrambe queste operazioni hanno dimostrato la capacità del 160° di condurre missioni notturne complicate e sostenere operazioni di combattimento contro un nemico determinato.
Nell'ottobre del 1993, i Night Stalkers sono stati impegnati nel corso dell’Operazione “Restore Hope” in Somalia.
Gli operatori del 160° SOAR sono stati coinvolti in 18 ore di scontro a fuoco ad alta intensità, intensità che non si verificava dai tempi del Vietnam. Questa battaglia ha provocato la perdita di cinque Night Stalkers il danneggiamento di otto velivoli e l’abbattimento di altri due. Gli sforzi di questi operatori per superare le avversità e salvare i compagni hanno dimostrato ancora una volta che "Night Stalkers non mollano."
Dal febbraio del 2001, il reggimento è stato strutturato su tre battaglioni d'assalto: 1 ° e 2 ° BNS. di base a Fort Campbell e Bn 3 °. Di base a Hunter Army Airfield, in Georgia,
Dopo i tragici avvenimenti del 11 Settembre 2001, il SOAR 160 (A) è stato continuamente e attivamente impegnato in operazioni di combattimento. First Night Stalkers è stato schierato a sostegno della guerra contro il terrorismo dal mese di ottobre del 2001, per l'operazione Enduring Freedom in Afghanistan, con un breve periodo di supporto OEF-Filippine. Nella primavera del 2003, il 160° ha schierato i suoi elementi a supporto anche in Iraq.

Tenuta di volo di un pilota del 160° SOAR
soar160



Unità del Reparto:
1 ° Battaglione, 160 Special Operations Aviation Regiment (Airborne), Fort Campbell
2 ° Battaglione, 160 Special Operations Aviation Regiment (Airborne), Fort Campbell
3 ° Battaglione, 160 Special Operations Aviation Regiment (Airborne), Hunter Army Airfield, Ga
4 ° battaglione, 160 Special Operations Aviation Regiment (Airborne), Fort Lewis, Wa.

Il 160º SOAR vola con versioni modificate degli MH-47 Chinook, AH-6 Little Bird, e MH-60 Black Hawk. Più specificamente:
• AH-6 Little Bird
• MH-6 Little Bird
mh6littlebird

mvc109f
MH-6 "Little Bird"

• MH-60K Black Hawk
• MH-60L Black Hawk
• MH-60L Black Hawk Direct Action Penetrator
conceptgs

mh60soar
MH 60 Black Hawk

• MH-47D Chinook
• Quartier Generale (Fort Campbell, KY)
o Comando
o Compagnia Manutenzione
o Compagnia Addestramento Operazioni Speciali dell'Aviazione
• 1º Battaglione, 160º SOAR (Fort Campbell, KY)
o Comando
o Compagnia A (MH-6)
o Compagnia B (AH-6)
o Compagnia C (MH-60)
o Compagnia D (MH-60)
o Compagnia E (MH-60 DAP)
o Compagnia F (AVUM/AVIM)
• 2º Battaglione, 160º SOAR (Fort Campbell, KY)
o Comando
o Compagnia A (MH-47)
o Compagnia B (MH-47)
o Compagnia D (AVUM/AVIM)
• 3º Battaglione, 160º SOAR (Hunter Army Airfield, GA)
o Comando
o Compagnia B (MH-47)
o Compagnia C (MH-60/MH-60 DAP)
o Compagnia D (AVUM/AVIM)
• 4º Battaglione, 160º SOAR (Joint Base Lewis-McChord, WA)
o Comando
o Compagnia A (MH-47)
o Compagnia B (MH-47)
o Compagnia C (MH-60/MH-60 DAP)
o Compagnia D (AVUM/AVIM)
• MH-47E Chinook

MH47 "Chinook"
ch47
view post Posted: 9/4/2013, 07:46 Tactical Vest Classic Army - Mercatino
...mi voglio augurare che la patch NON sia compresa :ph34r:
924 replies since 9/7/2008