DEBRIEFING OPERATION "THUNDER MAUL", Grande Caccia- simulazione non competitiva- 30/31 maggio 2015

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view post Posted on 2/8/2015, 10:40
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DEBRIEFING OPERATION “THUDER MAUL”

La frangia più estremista del movimento dei “Fratelli Ostunistani”, l’Umayyad Revolutionay Council (URC), ha subito un durissimo colpo con l’Operation “Red Dawn”. I suoi capi sono dispersi o hanno fatto perdere temporaneamente le loro tracce.

Nel corso dell’Operazione i reparti di forze speciali alleate hanno trovato le prove della collaborazione tra l’URC e gruppi di guerriglieri Ceceni che hanno fornito anche personale tecnico specializzato per la preparazione di pericolosissime WMD chimiche. Le forze speciali sono infatti riuscite a scovare e distruggere un piccolo ma ben attrezzato laboratorio chimico mobile allestito dall’URC e gestito dai ceceni.

Il capo dei tecnici ceceni , Shamil Timurian, è però riuscito, fortunosamente, a sfuggire ed ha fatto perdere le sue tracce.

Dopo appena qualche mese, il sistema BOSS (Biometric Optics Surveillance System) di un satellite spia del NRO ha avuto una serie di riscontri positivi: Timurian è stato localizzato, si trova attualmente sotto la protezione dell’Esercito Leukanistano, in una zona tecnicamente ‘terra di nessuno’, al confine col Kapitanatistan.
Ufficialmente, la Coalizione Alleata non è in guerra col Leukanistan, anche se eventi recenti lo hanno etichettato come ‘Rogue Nation’: è probabile che il regime militare Leukanistano voglia servirsi di Timurian per perfezionare il potenziale chimico.

Sta di fatto che un’azione troppo vistosa darebbe una pericolosa spallata al precario equilibrio del vespaio Apulistan. Il CENTCOM Apulistan decide, comunque, di sfruttare l’occasione mettendo in atto un’operazione per catturare Timurian.

Gli ordini di operazione vengono immediatamente trasmessi al più vicino reparto di forze speciali della coalizione sulla FOB “Mustang” , la più vicina al confine leukanistano.

Purtroppo sono in atto diverse altre missioni ed il personale esperto a disposizione e pronto ad intervenire è veramente ridotto all’osso.
Il 22° ha pronti all’azione solo pochi veterani: Cowboy, Gecko, Commando, One Shot e Cip ed un certo numero di operatori combat ready ma ancora in fase di ambientazione con la tipologia di missione da svolgere: Charlie, Hertz, Ciack, Diana e Doc.
A costituire la Task Force “Bolter”, incaricata della missione , c’è anche il team “Velites” da poco “combat ready” e, purtroppo, anch’esso ad organico ridotto dato che sono solo 9 operatori.

I tempi sono veramente ristrettissimi, l’OPORD perviene ai team una decina di giorni prima dell’operazione mentre, cosa più grave, le mappe operative non sono disponibili che un cinque giorni prima di “andare dentro”.

Con così poco tempo a disposizione, purtroppo, non è affatto possibile riuscire a concertare incontri di pianificazione tra i due team e, di fatto, si riesce a fare solo due riunioni effettive di pianificazione all’interno del 22° cercando di coinvolgere i Velites tramite contatti via mail e telefonici. Le info non sono tantissime e, cosa rilevante, sono in continua evoluzione pertanto quello che si pianifica potrebbe poi non rivelarsi valido all’atto pratico.

La situazione tattica prospettataci è la seguente: Il territorio è protetto da due batterie A/A, su di esso vi sono tre compound che Timurian periodicamente controlla e dove si fermerà dopo averne scelta una per passare la notte, il Comando ha individuato per noi tre landing zone dove i nostri elicotteri potranno depositarci e venirci a prendere nel corso dell’operazione. Sicuramente i nostri MH60 potranno penetrare in A.O. la prima volta ed uscirne indenni cogliendole di sorpresa ma, per eventuali successivi interventi su chiamata, dovremo necessariamente neutralizzare le batterie A/A. dato che l’A.O. è estremamente vasta questo diventa molto rilevante o saremo costretti a lunghissime camminate su di un terreno che non offre alcuna copertura dato che è completamente privo di vegetazione e coltivato a campi di grano.

Lo scopo principale della missione è quello di catturare ( possibilmente VIVO) Shamil Timurian e poi esfiltrarlo prendendo possesso di un aereoporto dove far atterrare un velivolo della CIA che provvederà ad portarlo via.
Innanzi tutto provvediamo ad assegnare i vari callsign alle unità impegnate ed ai vari obiettivi e punti sensibili:
CALLSIGN TASK FORCE “BOLTER”
Cowboy = SNAKE LEADER (comandante dispositivo)
Commando = VIPER 1 (vicecomandante)
Team combattimento/comando: callsign COBRA ( Cowboy - Gecko- Doc- Ciack-);
Team osservazione 1: callsign VIPER (Commando - Cip)
Team osservazione 2: callsign MAMBA ( Charlie - Hertz)
Team osservazione 3: callsign RATTLESNAKE ( Diana- One Shot)
Team combattimento 22° riunito: callsign SNAKES : suddiviso in team COBRA e team VIPER ( in Viper confluiscono tutti i team di osservazione)
Team combattimento Velites: callsignPYTHON ( comandante Velites callsign PYTHON 1)
L’A.O. viene divisa in due zone - Nord (callsign ZEBRA) di competenza del 22° e Sud (callsignDOG) di competenza dei Velites.
I Compound vengono così ridenominati:

Compound #1 : callsignDENTE ( team assegnato Mamba - Charlie/Hertz)
Compound #2 : callsignUNGHIA ( team assegnato Rattlesnake - One Shot/Diana)
Compound #3 : callsignDITO ( team assegnato Viper - Commando/Cip)

Le batterie A/A vengono così rinominate:

A/A est: callsignTORNADO
A/A west: callsignTIFONE

Le Landing Zone vengono così ridenominate:

LZ est: callsignBLUE
LZ Ovest: callsignORANGE
LZ Sud: callsignRED

Una prima pianificazione prevede che i team da osservazione del 22° entrino in A.O. nelle prime ore di sabato mattina, raggiungano gli OBJ loro assegnati, facciano un sopralluogo per identificare le vie di accesso e poi vadano a posizionarsi allestendo POA occulti utilizzando le ghillie suit e le reti mimetiche in dotazione.
Il team PYTHON (Velites), composto da 9 operatori , entra invece in area operativa dalla LZ RED ed va a posizionarsi in occultamento dalle parti della "coppa stingeta" restando in stand by.

Se VIPER localizza il bersaglio allora provvederà a contattare sia SNAKE LEADER che PYTHON ONE e coordinerà l'attacco di quest'ultimo al compound x catturare Timurian.

Il team COBRA invece entrerà in A.O dalla LZ ORANGE ed andrà a posizionarsi in posizione equidistante da DENTE ed UNGHIA nella zona della "bellaveduta", in caso di localizzazione del bersaglio tutto il team del 22° si riunirà e attaccherà il compound x catturare il bersaglio.
Una volta catturato Timurian entrambe le unità ( VIPER si aggrega a PYTHON) si dirigeranno alla volta delle batterie A/A che andranno eliminate con un attacco combinato e simultaneo.

Timurian indosserà un giubbino giallo catarinfrangente per essere individuabile. la sua condotta sarà la seguente: Si sposterà da un compound all'altro, scenderà...farà un'ispezione, resterà fermo un pò di tempo poi ripartirà....avremo la certezza che si è fermato quando non risalirà nell'auto che lo trasporta, a questo punto avremo la sicurezza che rimarrà su quel compound.

Una volta eliminate le batterie i team raggiungeranno le landing zone più vicine e chiameranno Thor 06 e Thor 07 per farsi trasportare all'aereoporto.
Tutta la Task Force BOLTER si radunerà presso un punto di RV nei pressi dell'aereoporto ( sicuramente saranno necessari più viaggi per trasportare tutto il nostro dispositivo) dopo di che attaccherà l'aereoporto ( ad eccezione di una coppia che resterà in occultamento con il prigioniero), se ne impossesserà e lo metterà in sicurezza.

Una volta preso e messo in sicurezza l'aereoporto ( si considera che si potrà essere attaccati in forze) un'aliquota di 6 operatori andrà a prelevare Timurian e la sua scorta assicurandone la sicurezza.

Una vota che Timurian sarà al sicuro e il possesso dell'aereoporto consolidato provvederemo a chiamare l'aereo per esfiltrare l'ostaggio.
A seguito di ulteriori info pervenute si stabilisce una pianificazione alternativa:
Contrariamente a quanto prima previsto diventerebbe prioritario eliminare entrambe le batterie A/A con un attacco simultaneo e poi , una volta individuato il compound dove Timurian ha stabilito di fermarsi, attaccarlo con tutto il dispositivo della Task Force “Bolter” al completo. Si dovrebbe agire nel con le seguenti modalità:
A.O. ZEBRA
Snake a effettivi completi si infiltra verso le 1230/1300 dalla LZ “orange”, si muove direttamente alla volta di “Tornado” e va a posizionarsi nei pressi in occultamento.
A.O. DOG
Python a effettivi completi si infiltra verso le 1230/1300 dalla LZ “blue”, si muove direttamente alla volta di “Tifone “ e va a posizionarsi nei pressi in occultamento.
Alle 1500 entrambi i team attaccano i rispettivi obiettivi ( si spera di coglierli ancora impreparati, in ogni caso dalle 1500 iniziano le operazioni e siamo autorizzati ad attaccare anche se, magari, i difensori possono ancora non essere in posizione). Una volta eliminate le batterie A/A entrambi i team si disimpegnano. Python potrebbe anche rientrare alla FOB direttamente e lì attendere.

Snake invece va a posizionarsi tra “dente” ed “unghia” distaccando due copie che andranno a mettere sotto osservazione entrambi i compound. Controllando due dei compound ( Dente ed Unghia) potremo agevolmente venire a conoscenza, anche per esclusione eventualmente, di quale sarà quello effettivamente utilizzato da Timurian. Una volta localizzato il compound, pianificheremo un punto di RV sul quale la Task Force “Bolter” si riunirà nuovamente in orario da stabilire ma, comunque, in modo tale da poter attaccare il compound verso le 0330/0400 del mattino.

Ovviamente le due landing Zone da utilizzare in questa seconda fase saranno “RED” in caso il compound attivo sia “Dito” o ORANGE” nel caso che il compound attivo sia “Dente” o “Unghia”. Attaccare il compound a ranghi completi ci dovrebbe dare più possibilità di acquisizione dell’obiettivo principale che è possibile attaccare una sola volta. Una volta catturato Timurian ci si dirigerà nuovamente alla landing zona più vicina e ci si farà portare all’aereoporto. Tutta la Task Force BOLTER si radunerà presso un punto di RV nei pressi dell'aereoporto ( sicuramente saranno necessari più viaggi per trasportare tutto il nostro dispositivo) dopo di che attaccherà l'aereoporto ( ad eccezione di una coppia che resterà in occultamento con il prigioniero), se ne impossesserà e lo metterà in sicurezza. Una volta preso e messo in sicurezza l'aereoporto ( si considera che si potrà essere attaccati in forze) un'aliquota di 6 operatori andrà a prelevare Timurian e la sua scorta assicurandone la sicurezza. Una vota che Timurian sarà al sicuro e il possesso dell'aereoporto consolidato provvederemo a chiamare l'aereo per esfiltrare l'ostaggio.
Ma, come si dice, nessun piano resiste al primo contatto con il nemico.

Infatti ulteriori info di cui veniamo in possesso la mattina stessa dell’inizio dell’operazione ci portano a cambiare ancora pianificazione ( indubbiamente venire a conoscenza prima di determinate info avrebbe influito non poco). Apprendiamo, infatti, che Timurian può essere catturato anche facendo un’imboscata al mezzo che lo trasporta.

Questa importantissima informazione cambia totalmente quello che può essere l’approccio alla missione. E’ indubbio che il nemico sospetterà certamente che noi si vada a posizionare dei punti di osservazione e, ovviamente, non mancherà di pattugliare e controllare i dintorni dei vari compound, senza contare l’eventuale opposizione che potremmo trovare sul compound dove Timuran va a fermarsi e la possibilità che sullo stesso possano affluire, più o meno velocemente, dei rinforzi avversari.

Beccando il VIP mentre si sposta con l’auto ci semplificherebbe, e di molto, il lavoro.
Purtroppo l’informazione riusciamo ad ottenerla quando siamo quasi sulla FOB avanzata ed il tempo è ridottissimo per variare la pianificazione. Non appena scesi dal velivolo di trasporto e mentre gli altri iniziano a prepararsi e gli elicotteri scaldano i motori, con Gecko e Commando controlliamo le mappe e individuiamo le strade più probabili dove dovrebbe muoversi il mezzo del “bandito”.

Individuiamo dei punti situati tre dente ed unghia ( di competenza del 22°) che ci appaiono come i posti migliori per tendere un’imboscata. Per quanto riguarda Dito, invece, la cosa è molto più semplice, infatti il sito è lungo un’unica strada che Timurian deve necessariamente percorrere per recarsi al compound. Meglio così, i Velites avranno un compito più semplice.

Decido di inserire questa nuova pianificazione sullo schema della pianificazione “Bravo”.
Pertanto alle 1500 neutralizzeremo contemporaneamente le batterie A/A per avere la possibilità di spostarci con gli elicotteri in A.O., dopo di che i due team si recheranno sui punti dove predisporre l’imboscata.

Contatto i Velites che ancora non sono giunti alla FOB avanzata e spiego a Python 1 la variazione del piano. Quando arrivano alla FOB manca appena mezzora all’inizio delle operazione ma, in ogni caso, rispiego tutto di nuovo facendo vedere sulla mappa i punti dove potrebbero tendere l’imboscata.
Dopo aver ricevuto l’OK finisco di prepararmi e salgo sull’elicottero assieme ai miei ragazzi.

SI parte…andiamo dentro!!!!

Il nostro MH60 “Pave Hawk” ci porta con un volo NOE sulla LZ “Orange”.

Atterriamo alle 1200.

Scesi dall’elicottero rapido punto della situazione e ci muoviamo alla volta del nostro primo OBJ, la batteria A/A di nostra competenza, callsign “Tornado”.
Purtroppo forziamo un po’ troppo ‘andatura partendo con un ritmo troppo serrato e senza tener conto del caldo che, alle 1200 si fa veramente sentire.
Affrontiamo un pendio un po’ più ripido degli altri lungo un tratturo tra i campi di grano e…accusiamo il colpo…il caldo è fortissimo e l’affaticamento si fa subito sentire…non c’è che dire…questa volta non eravamo proprio preparati.

In ogni caso abbiamo un larghissimo anticipo sulla tabella di marcia. Alle 1245 siamo sulla nostra posizione di stazionamento in un uliveto basso a circa 200 metri dalla batteria A/A che costituisce il nostro OBJ.

Mentre ci posizioniamo, disponendoci in occultamento ed a coppie per attendere il momento dell’attacco, un nostro Brick ( Commando, Cip, Doc e Diana) si avvicina all’OBJ per fare una ricognizione ravvicinata.

I nostri si avvicinano all’OBJ, prendono nota del suo posizionamento e delle vie di accesso e riscontrano che ancora non ci sono difensori sul posto dopo di che rientrano sul nostro punto di stazionamento.

Ottimo tutto come previsto.
Non ci resta che attendere.
Cerco di mettermi in contatto con Phyton ma nulla da fare, con le radio neppure a parlarne e anche le comunicazioni satellitari ( telefono) non vanno.
Pazienza sicuramente i ragazzi dei Velites si staranno attenendo anche loro alla pianificazione.

Alle 1445 iniziamo a muoverci ….
mooolto lentamente e con circospezione anche perché abbiamo sentito arrivare ed andare via un mezzo dall’OBJ quindi certamente i difensori saranno in posizione.

Cercheremo di beccarli con le “brache calate” esattamente all’ora di inizio delle operazioni.

Effettuiamo un avvicinamento che ci porta all’OBJ dalla sua parte posteriore e alle 1500 attacchiamo tutti insieme….lo “scontro” termina ancora prima di iniziare … i tre difensori hanno un vero e proprio coccolone e cercano di rifugiarsi nell’edificio situato sul sito ….., ovviamente nulla da fare, … alle 1503 la batteria SAM “Tornado” è storia antica.

Rinfrancati dal buon avvio della missione raggiungiamo velocemente il nostro punto di stazionamento dove avevamo occultato gli zaini e gli equipaggiamenti non necessari per l’azione e, dopo un rapido punto mappa, ripartiamo velocemente per raggiungere il punto che abbiamo scelto per tendere l’imboscata al veicolo che trasporta Timurian.

Ci sbrighiamo ad allontanarci da Tornado perché le forze avversarie potrebbero cercare di beccarsi nell’area se dovessimo attardarci troppo.
 
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view post Posted on 2/8/2015, 15:33
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Ci mettiamo in movimento, il caldo si fa sentire e muoversi su terreno scoperto e tra i campi di grano che aumentano il calore riflettendo i raggi solari non è il massimo.

Quando possibile ci infiliamo sotto i pochi tendoni di uva da vite presenti nella zona per cercare sia di muoverci un po’ all’ombra che di essere meno visibili.
Dopo un falso allarme dovuto ad un veicolo “civile” lungo uno stradone, che ci fa attivare una precipitosa manovra di scampo fortunatamente inutile, giungiamo ad un canale da attraversare per poi dover raggiungere il ponte dove abbiamo stabilito di tendere l’imboscata. Purttroppo iniziamo a renderci conto che difficilmente riusciremo a passare inosservati.

La visibilità è estrema, il territorio quasi tutto piatto con possibilità di avvistamento da lunghissima distanza e completa assenza di qualsivoglia copertura. L’ideale sarebbe di andare a posizionarsi di notte ma … non è possibile dato che il VIP si fermerà su di uno dei compound al calar della notte e noi non potremo più mettere in atto il nostro piano venendo così costretti ad individuare ed attaccare uno dei compound per catturarlo.

Pazienza, dovremo fare di necessità virtù. Intanto sono riuscito a contattare i Velites.
Anche loro sono riusciti ad eliminare la batteria A/A che era il loro primo bersaglio anche se hanno “sudato” un poco per eliminarla in quanto i difensori si erano allertati.

In ogni caso good job le batterie nemiche sono entrambe fuori uso quindi potremo avere il supporto degli elicotteri quando ne avremo bisogno.
 
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view post Posted on 3/8/2015, 17:41
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Da lontano vediamo distintamente il compound “Unghia”, per ora siamo occultati da un vigneto ma, certamente, non appena cercheremo di muoverci per andare ad attraversare le provinciale e posizionarci nei pressi del ponte che abbiamo scelto per tendere l’imboscata, diventeremo visibilissimi.

Non ci resta che sperare che i difensori non siano attenti e badino solo alle vicinanze dell’edificio.

Ci muoviamo cercando di rimanere coperti dal bordo della provinciale che è leggermente sopraelevata.

Per attraversarle cerchiamo un punto con un minimo di copertura ma quest’ultima appare una merce quanto mai rara da queste parti.

In ogni caso decidiamo di attraversare all’altezza di una piccola macchia di cespugli posti sotto degli alberi di eucalipto che costeggiano la strada.

Attraversiamo un po’ alla volta tenendoci bassi e sembra che vada tutto bene, adesso, però, dovremo percorrere un tratto allo scoperto per raggiungere la copertura di un vigneto e muoverci verso la nostra destinazione….. mica facile.

Infatti non appena ci muoviamo allo scoperto vediamo da lontano animarsi “Unghia”.

Ci hanno localizzati ….e ti pareva…. :(

Vediamo movimento, operatori avversari che corrono verso un fuoristrada e partono in tromba…questio cercheranno di agganciarci sicuramente.

Cerchiamo di raggiungere la copertura del vigneto ma l’auto è troppo veloce …niente da fare. A questo punto decidiamo di affrontarli, tanto ormai ci hanno localizzati quindi a mali estremi……

Ci disponiamo per tendergli un’imboscata ad L ma ecco che One Shot dà un ulteriore allarme. Dalla collina dove originariamente avevamo previsto di posizionare un POA sta scendendo di gran carriera una pattuglia appiedata ( segno questo che, logicamente, i nostri avversari avevano previsto il posizionamento di nostri punti di osservazione e, pertanto, controllavano i migliori punti dove posizionarli).

Ok, rischiamo di essere presi tra due fuochi, dovremo affrontarli contemporaneamente. Do voce ai ragazzi e mi posiziono con One Shot e Charlie a contrasto dei nuovi arrivati.

Lo scontro si scatena decisamente violento.

I ragazzi hanno subito ragione del fuoristrada facendolo saltare assieme alla maggior parte dei suoi occupanti ed eliminando il paio di operatori che erano appiedati.
Io e One Shot riusciamo ad eliminare la pattuglia di 4 operatori che cercava di prenderci alle spalle.

A Coronamento dell’episodio ecco arrivare il fuoristrada di Timurian che, logicamente, messo in allarme dallo scontro, pensa bene di inserire la retromarcia ed allontanarsi velocemente dall’area ormai pericolosa.

Maporcamiserialadraedisperata. :angry: :angry: :angry: :angry: :angry: :angry:
 
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view post Posted on 3/8/2015, 18:03
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Vabbè…ormai la frittata è fatta, cerchiamo di limitare i danni. Ormai i leukanistani sanno che siamo qui e non c’è modo di far perdere le nostre tracce, siamo come un brufolo sul culetto di un neonato.

A questo punto cerco nuovamente di contattare Phyton. Riesco a parlarci con una comunicazione satellitare quanto mai disturbata e cerco di comunicargli che noi , adesso, cercheremo di attirare quanto più possibile l’alltenzione su di noi per dar loro la possibilità di muoversi più agevolmente. Ribadisco nuovamente l’ordine di tentare di catturare Timurian mentre si sposta da e per “Dito” .

Sperando che i Velites abbiano recepito tutta la comunicazione cerchiamo di raggiungere la copetura del vigneto che avevamo individuato prima.
Entriamo nel vigneto e cerchiamo di occultarci ma niente da fare.

Siamo invisibili dalla strada e dal fuoristrada ma la pattuglia appiedata che è scesa dalla collina si mette sulle nostre tracce e ci obbliga nuovamente allo scontro.
Lo scontro non ha storia, li circondiamo e li eliminiamo ma ormai la frittata è fatta e inizio a dubitare che ce li leveremo più da dosso.

Dato che ormai siamo scoperti decidiamo , a questo punto, di percorrere la strada, inutile affaticarci tanto poi sempre di là dovremo passare.

Mentre ci spostiamo cerco ancora di contattare i Velites per avere conferma della ricezione degli ordini impartiti precedentemente … niente da fare, il mio cell. è defunto, nessun segnale, ci provo con quello di Hertz che sembra avere un minimo di segnale ma niente da fare, cerchiamo di mandare dei messaggi ma non abbiamo nessuna certezza che i ragazzi li ricevano … maledette comunicazioni.

Menbtre ci muoviamo Gecko mi fa notare che il ponte dove volevamo tendere l’imboscata è impraticabile, pertanto ci dirigiamo verso il ponte successivo che è posizionato lungo la strada che stiamo percorrendo. Notiamo che i difensori di Unghia non ci perdono di vista.

Raggiunto il ponte usciamo dalla strada e raggiungiamo la copertura di un uliveto basso.

Cercheremo di sfruttare questa copertura per tirare un attimo il fiato. Ci sparpagliamo e ci stendiamo a terra ma…nein te da fare…ecco arrivare un’altra pattuglia nemica.
La respingiamo senza troppo penare ma questo, purtroppo, ci fa abbassare un po’ la guardia … pensando che avendo respinto tre attacchi nell’arco di nemmeno un’ora abbassiamo un po’ la guardia, complice anche il caldo che non dà tregua alcuni di noi cercano refrigerio da un tubo d’acqua di irrigazione che perde … proprio in quel momento arriva un altro attacco che, questa volta, riesce a danneggiarci seriamente.

I nostri “nemici” sono appena andati via che ecco arrivare un’altra pattuglia … che però ci becca pronti e preparati e non ha nessuna chance.

Niente da fare, ci tocca spostarci ed in fretta solo che…… l’unica copertura disponibile è quella di un altro uliveto per raggiungere il quale dovremo attraversare un campo arato di circa 800 metri.

Pazienza qui, comunque, non possiamo restare quindi volere o volare ci mettiamo in movimento.

Ovviamente saremo nuovamente localizzati …….

Spero solo che i Velites possano sfruttare il can can che abbiamo, nostro malgrado, scatenato.
 
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view post Posted on 3/8/2015, 18:29
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Raggiungiamo il “nuovo” uliveto ma, caxxo, manco il tempo di tirare il fiato che le sentinelle danno nuovamente l’allarme, un’altra pattuglia si sta avvicinando e noi siamo decisamente provati dal caldo e dai chilometri percorsi per allontanarci velocemente ed evitare il contatto epoi ….tanto ormai lo sanno che siamo qui, ragion per cui li affrontiamo e li eliminiamo.

Ad ogni modo ci spostiamo nuovamente ma cercando di rimanere comunque con la copertura dell’Uliveto.

Inizia a farsi tardi e, a questo punto, torniamo al piano A e mando Commando e Diana a mettere sotto osservazione il compound “Dente”, confidando sul fatto che ormai “Unghia” sia bruciato per Timurian e che, in ogni caso, tenendo sotto controllo noi “Dente” ed i Velites “Dito” potremo sempre, in caso i Velites non riescano a tendere l’imboscata, individuare il compound dove il VIP deciderà di passare la notte.

Commando e Diana preparano le loro Ghillie suit e si vanno a posizionare per mettere sotto osservazione “Dente”. Cip e Doc si muovono con loro per assicurarne la sicurezza.

Non appena i nostri si sono allontanati io e gli altri spostiamo nuovamente il nostro bivacco portandoci più all’interno dell’uliveto per cercare di guadagnare una copertura maggiore.

Inizia ad imbrunire, periodicamente ricevo rapporti da Commando circa la situazione ed il movimento su “Dente”. Ormai inizia ad imbrunire ed è un po’ che i leukanistani non si fanno vivi ma ….. mai dire mai … ecco delle luci che entrano nell’Uliveto ed iniziano a scandagliarlo … ci stanno cercando … se ci muoviamo ci sono ottime probabilità che ci sentano pertanto ci prepariamo ed aspettiamo … se ci trovano … peggio per loro.

Infatti ci trovano … solo per essere immediatamente segati da One Shot senza poter sparare un colpo.

MMhhhh ci spostiamo nuovamente ma non di molto, in modo da poter dare comunque assistenza ad i nostri posizionati nei pressi di “Dente”.
Con Gecko valutiamo il comportamento dei nostri avversari … probabilmente quest’ultima pattuglia aveva solo il compito di verificare se fossimo ancora in zona.

In ogni caso non possiamo fare molto ormai.
Confidiamo su Commando e sui Velites, che non riesco a contattare, per individuare Timurian o, nella migliore delle ipotesi, catturarlo prendendo la sua auto.
 
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view post Posted on 5/8/2015, 17:05
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Alle 2030 Commando e gli altri rientrano
.
Effettuiamo ID di riconoscimento e i nostri si ricongiungono.

Commando mi fa il suo rapporto: E’ ragionevolmente certo che Timurian si sia fermato su “Dente”, riferisce di aver annotato diversi movimenti sul compound e che lo stesso è decisamente ben presidiato con difensori attivi ed in continuo movimento.

A questo punto sono certo che Phyton non è riuscito ad attuare l’imboscata, devo cercare necessariamente di mettermi in contatto per avere un loro rapporto della situazione.

Dopo molti tentativi riesco a contattare Phyton 1.

Phyton riferisce di non aver effettuato l’imboscata ma di aver tenuto sotto osservazione il compound “Dito” . Comunico che abbiamo una ragionevole possibilità che Timurian sia su “Dente”, Phyton riferisce che anche su “Dito” sembra ci sia del movimento ma non mi conferma nessun avvistamento certo del bersaglio.

Porca miseria, è un bel dilemma, tra l’altro possiamo attaccare il compound dove c’è il bersaglio solo una volta, in caso di fallimento non potremmo ripetere l’attacco. Riesaminando la situazione Snakes può contare su di una forza di 10 operatori, Phyton invece di 9, potremmo cercare di giocare d’azzardo e lanciare un attacco contemporaneo contro entrambi i compound per evitare che gli avversari possano far affluire rinforzi subito su di uno o sull’altro.

E’ rischioso ma ci consentirebbe di prenderli di sorpresa per quanto possibile, ovviamente l’attacco non dovrebbe essere lanciato prima delle 0300 del mattino in modo che gli avversari abbassino la guardia. Concordiamo, con grosse difficoltà di comunicazione, questa tattica con Phyton e stabiliamo di giocarcela in questo modo.

Manca ancora molto all’orario stabilito per l’attacco, ne approfittiamo per riposare e rifocillarci. Prendo nota che molti dei ragazzi hanno l’acqua agli sgoccioli, il caldo afoso ha richiesto un elevato consumo di liquidi ed è stato qiesto fattore, più che la relativamente poca strada percorsa, che ha inciso non poco sulla resistenza della maggior parte degli operatori.

Ad ogni modo riposiamo, alle 0200 ci mettiamo in movimento e raggiungiamo il punto dove Commando, Diana e gli altri si erano posizionati per tenere sotto controllo “Dente”.

Mettiamo sotto osservazione “Dente”, notiamo che i difensori sono ancora attivi ma non eccessivamente. Mentre attendiamo il momento per attaccare arriva una comunicazione da Phyton 1. Il Comandante di Phyton riferisce di avere difficoltà ad attaccare subito, concordiamo una variazione, attaccheremo prima noi “Dente” dopo di che , se Timurian non c’è, raggiungeremo i Velites per attaccare £Dito” , se invece catturiamo Timurian seguitremo il piano dirigendoci sulla landing zone “orange” dove verremo raggiunti da Phyton per poi dirigerci insieme all’aereoporto.

E’ un certamente un rischio ed un azzardo ma confido nell’aggressività dei miei ragazzi e nella loro esperienza.

Ci muoviamo! Silenziosamente ed in fila indiama, cercando, per quanto possibile, di tenerci bassi, attraversiamo il campo di grano che ci divide dal compound. Non dirigiamo direttamente verso l’edificio principale ma ci portiamo verso altri due caseggiati posti a circa un centinaio di metri a valle dello stesso.

Giunti ai caseggiati li controlliamo ed andiamo a posizionarci per attaccare, Commando scrutanelel tenebre con il NVG e riferisce di aver individuato i catarinfrangenti di un giubbino. Dato che Timurian deve indossare un giubbetto di emergenza con ii catarifrangenti a questo punto siamo certi della sua presenza su “Dente”. Ma…… mentre stiamo aspettando di riunire tutto il team per l’attacco, dato che il brick di One shot si è allargato per controllare meglio gli edifici alle nostre spalle, riusciamo a percepire una conversazione dei difensori che, inaspettatamente, si stanno allertando…..

Uno di loro dà a voce degli avvertimenti un po’ troppo dettagliati.

Insospettiti scambiamo delle comunicazioni radio fuorvianti….. dando disposizioni per un attacco dalla parte superiore del compound ed ecco che , puntualmente, il tizio avverte i suoi compagni.

Caxxo…ci stanno aspettando….
Hanno fatto lo scanner dei canali radio e ci stanno ascoltando………
ci guardiamo tra di noi ……
a questo punto ogni sorpresa è andata bellamente a farsi benedire e attaccheremmo un obiettivo allertato e pronto ad aspettarci.

Inoltre One shot riferisce di una pattuglia di 4 elementi che si è mossa dal compound facendo un giro relativamente largo per prendersi sul fianco sinistro.

Sono tentato per un attimo di forzare ugualmente l’attacco, e Commando è della stessa idea, scalpita all’idea dell’azione diretta, ma sarebbe una fesseria….. sicuramente, non appena si apre lo scontro arriveranno a spron battuto tutte le FIR dei dintorni e noi saremo presi in mezzo ed andremo anche in inferiorità numerica.

Sarebbe un enorme errore tattico.

A malincuore ordino di sganciarci, manovra che effettuiamo alla perfezione tenuto anche conto che i nostri operatori più avanzati erano quasi a tiro dei difensori.
 
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view post Posted on 5/8/2015, 17:30
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Mentre il compound si anima predisponendosi a respingere un attacco che non avverrà, raggiungiamo velocemente ed in occultamento il nostro punto di “inizio attacco” dove ci disponiamo in sicurezza.

Come previsto vediamo arrivare lungo la strada le luci di due veicoli avversari che, giunti a circa 300 metri dal compound si fermano e distinguiamo nettamente il rumore degli sportelli, hanno fatto appiedare gli operatori e la rete si sta chiudendo…

purtroppo per loro si sta chiudendo sul nulla dato che noi siamo completamente al sicuro e decisamente lontani . :P

dal nostro punto di stazionamento cerco di mettermi in contatto con Phyton, questa volta riesco a contattare subito il comandante dei Velites.

Comunico che abbiamo un avvistamento certo di Timurian gli chiedo di raggiungerci, sul punto dove avevamo predisposto il bivacco e dove abbiamo imboscato gli zaini, facendosi trasportare alla landing Zone “Orange” in modo da attaccare poi “Dente” con il massimo della forza a disposizione.

Phyton 1 mi dà il ricevuto e mi tiene poi aggiornato sulla tempistica per il ricongiungimento.

Noi, dal canto nostro, torniamo al nostro punto di bivacco per aspettare i Velites .
 
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view post Posted on 6/8/2015, 16:40
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Alle 0400 circa Phyton si ricongiunge a Snake. Adesso abbiamo la task force al completo per poter effettuare in sicurezza l’azione diretta volta alla cattura di Timurian.

Tempo di fare un rapido resoconto della situazione, di riorganizzarci e ci, ci mettiamo in cammino verso “Dente”.

Raggiungiamo il punto “inizio attacco” da dove siamo partiti qualche ora prima e senza perdere altro tempo pianifichiamo velocemente l’azione da compiere. Phyton si dirigerà verso gli edifici a valle del compound per metterli in sicurezza e bloccare l’eventuale afflusso di rinforzi sull’obiettivo. Snake punterà direttamente sull’edificio principale.

Ci mettiamo in movimento…. Però c’è troppa calma, arriviamo a tiro e niente..tutto troppo tranquillo. Entriamo sull’edificio tenendo sotto tiro tutti i possibili punti di fuoco ma troviamo i difensori addormentati … non hanno messo nemmeno una sentinella. In un’auto c’è operatore che se la dorme della grossa mentre gli altri sono nelle tende … ovviamente non c’è traccia di Timurian … ma porca pupazza … eppure lo abbiamo visto con certezza, i catarifrangenti non lasciavano adito a dubbi … a meno che ….. qualcuno non indossasse qualche capo che, pur non avendo catarinfrangenti reagisse allo stesso modo all’illuminatore del visore notturno … eccheccazz …

… Vabbè è inutile piangere sul latte versato.

Escluso che il bersaglio possa essere su “Unghia” l’unica alternativa rimasta è che sia fermo su “Dito” .

Ok non possiamo perdere tempo, ci riorganizziamo e ci rimettiamo in marcia per raggiungere l’ultimo compound che, però, è dall’altra parte di una catena di colline coltivate a grano e relativamente ripide … è escluso tagliare dritto per dritto, arriveremmo sull’obj decisamente spompati, resta l’altermativa di percorrere le strade, certo saremo visibili ma chi se ne frega, con la task force al completo gli avversari non avranno la possibilità di attaccarci con possibilità di successo, anche se pochi per compiere la missione frazionati in più gruppi 19 operatori tutti insieme sono un osso decisamente duro da rodere.

Confidando in questo ci mettiamo in marcia.

Dopo circa un km e mezzo provo a contattare il comando … dato che abbiamo eliminato le due batterie A/A ed uno dei compound , gli elicotteri di supporto dovrebbero poter tranquillamente entrare in area operativa senza la limitazione di raggiungere necessariamente le landing zone prefissate.

Il comando mi dà luce verde ( però ad averla avuta prima questa informazione….) contatto gli elicotteri ma mi danno un tempo stimato per raggiungerci decisamente troppo elevato …e ormai abbiamo fatto più di metà della strada quindi proseguiamo.

Purtroppo tre dei nostri operatori ( Ciack, Diana e Charlie) accusano la fatica, le vesciche ai piedi e la disidratazione restando indietro, verranno raccolti dagli elicotteri, mentre il gruppo continua la marcia verso l’OBJ.
 
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view post Posted on 7/8/2015, 17:00
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Arriviamo a circa 500 metri da “Dito” facciamo una breve sosta. Tengo un briefing con Phyton 1 che mi spiega la conformazione dell’obiettivo.

“Dito” si trova in un avvallamento ed è quasi in campo aperto, verso nord c’è la copertura di un piccolo uliveto ma dalla fine dell’uliveto all’OBJ ci sono circa un centinaio di metri di terreno scoperto.
Da ovest, invece, è campo aperto scendendo lungo la strada dove ci troviamo, Ci sono solo degli edifici a circa 200 metri dal compound e poi solo campi di grano.

Pertanto possibilità di attaccare di sorpresa o sfruttando una qualche copertura praticamente nulle .

Stabiliamo che i Velites si portino all’uliveto e si posizionino al suo limite, il 22° invece, dato che è ridotto a 7 operatori , farà da specchietto per le allodole attaccando lungo la strada ed attirando l’attenzione dei difensori per dare così la possibilità ai Velites di farsi sotto più facilmente.

Stabilito questo Phyton si muove, noi aspettiamo una decina di minuti per dargli il tempo di raggiungere la loro posizione e poi iniziamo a muoverci anche noi.
Iniziamo a precedere cercando di sfruttare la copertura degli edifici che sono tra noi ed il compound e , appena li raggiungiamo vediamo che c’è una pattuglia lungo la strada a circa un centinaio di metri da “Dito”.

Impossibile avvicinarsi di più senza essere avvistati ( sempre che non ci abbiamo già visti).

Ok aspettiamo ancora qualche minuto al riparo dell’edificio, cerco di mettermi in contatto con Phyton ma niente da fare, comunque ormai dovrebbero essere quasi in posizione, sono passati 15 minuti da quando ci siamo separati.

Dò il segnale di attaccare.

Commando e Cip si muovono costeggiando la strada, li seguo tallonato da Gecko mentre sulla destra si allargano nel campo di grano Hertz, Doc e One Shot.

Arriviamo a contatot con la pattuglia, Commando e Cip riescono ad eliminarla ma poi vengono a loro volta colpiti.

Mi faccio sotto muovendomi adesso lungo la strada sparando per coprire i miei compagni e me stesso ed incalzo degli altri difensori avvicinandomi al compound.

Sulla destra vedo che gli altri stanno forzando anche loro facendosi sotto.

Ormai lo scontro si è acceso da un paio di minuti ma dei Velites però ancora non c’è traccia…

Siamo in ballo e continuiamo a ballare facendo sci sempre più sotto a Dito … One Shot viene colpito ma non senza prima aver eliminato un paio di difensori … continuiamo a premere ma la difesa si irrigidisce… ho la netta sensazione di stare ad attaccare in inferiorità numerica ….

Colpisco un difensore ma vengo a mia volta colpito anche io … mi fermo al limite della strada e Gecko mi supera sparando ….. vedo uscire dal gioco Hertz che era arrivato praticamente all’edificio …

Praticamente sono rimasti in gioco solo Gecko e Doc ma anche i difensori sono stati decimati.

Finalmente ecco che arrivano i Velites … alla faccia dell’attacco contemporaneo ….

In relativamente poco tempo i Velites hanno ragione dei 4 o 5 difensori rimasti ( alla fine scopriremo che il compound era difeso da 12 operatori) … ok Timurian è nostro, riusciamo a catturarlo mentre cerca di svignarsela alla chetichella dall’edificio.

Sono le 0650 circa.
Mi metto in contatto con gli elicotteri adesso dovremo esfiltrare Timurian dall’aereoporto ma prima dovremo impadronircene.
 
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view post Posted on 10/8/2015, 19:17
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Sono le 0710 circa , gli elicotteri ci trasportano a circa 500 metri dall’aereoporto ma abbiamo la consegna di non cercare di impadronircene prima delle 1000, prima il velivolo della CIA non sarà disponibile quindi non è il caso di un0azione di forza che ci esporrebbe poi a possibili contrattacchi cui, probabilmente, potremmo non avere la forza di resistere.

La cosa non mi piace neanche un po’.

L’aereoporto è, ovviamente, in campo aperto, non c’è NESSUNA possibilità di avvicinarsi in occultamento e senza destare allarme. L’unica sarebbe di attaccarlo di notte, solo in questo caso si potrebbe fare un’azione come si deve, altrimenti rischiamo un vero e proprio scontro campale.

Comunque pazienza, lascio perdere queste considerazioni e con tutto il dispositivo “Bolter” andiamo a posizionarci in un pescheto dove trascorreremo le lentissime tre ore che ci separano dal momento dell’attacco.

Dal mio punto di osservazione posso tranquillamente vedere l’afflusso di operatori avversari sull’aereoporto, si vanno a posizionare in vari gruppetti lungo la pista, fortunatamente non si raggruppano in ununica forza, altrimenti sarebbe quasi impossibile effettuare l’azione.

Alla fin fine ci sono più operatori avversari dei nostri operatori.

Cmq all’ora X ci muoviamo, raggiungiamo la testata della pista e iniziamo a rastrellarla cercando di sopraffare con la forza del numero i vari gruppi avversari che, dal canto loro, mantengono le loro posizioni senza darsi aiuto a vicenda………

Che dire?........ :huh:

Personalmente sono “morto” a seguito del lancio “a mano” ( mò di granata) di un caricatore colt …… :wacko:

Alla fin fine, volere o volare, le difese dell’aereoporto vengono sopraffatte, l’aereo atterra e ci viene caricato su un Timuriam che non vede l’ora di farsi un giretto.
 
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view post Posted on 15/8/2015, 09:43
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Alla fin fine mission accomplished ma ……..

Crdo che sia comunque il caso di fare qualche considerazione.

Andiamo per punti:

Al mio team , a ben vedere, la missione è comunque servita a far capire agli operatori che non avevano mai provato una manifestazione simile quali possono essere le differenze rispetto ad una normale gara, è servita per ripassare e mettere in pratica TTP che, normalmente, possono passare in secondo piano quando si gareggia e a fa rendere conto di quali sono i limiti fisici e , soprattutto, mentali cui si va incontro nonché a non trascurare nulla dell’equipaggiamento a partire dal semplice calzino per finire con il terzo livello.

Un ripasso, inoltre, non fa mai male e emergono sempre criticità da smussare e miglioramenti da apportare.

Dal punto di vista concettuale la missione, se pur semplice, si è comunque dimostrata appagante e relativamente difficoltosa da realizzare, soprattutto complice il territorio che non offre la minima copertura.

A mio parere, però sono emerse diverse criticità che ne hanno “guastato” la godibilità.

In primis la tempistica con cui sono stati forniti gli OPORD e le mappe.
Per quanto si voglia ricorrere ad internet, al telefono, alle videoconferenze o a quant’altro si voglia in ogni caso per la pianificazione di una missione è necessario SEMPRE un determinato periodo di tempo, tempo che deve necessariamente essere maggiore, soprattutto, quando sono chiamti ad operare in coordinazione tra di loro, team che non hanno MAI operato insieme, con caratteristiche differenti e capacità operative differenti e che si trovano a 120 chilometri l’uno dall’altro.

Di fatto nella realizzazione di “Thunder Maul “, a parte degli scambi di mail e dei colloqui telefonici, non vi è stata NESSUNA possibilità fattiva di coordinamento tra i due team coinvolti nell’interdizione.

Se lo stesso 22° non è riuscito che a fare un’unica riunione di pianificazione prima della missione come sarebbe stato possibile farne ALMENO una con i ragazzi dei Velites?.

Inoltre la manifestazione, non più procastinabile, si è venuta a posizionare in un periodo in cui molti operatori sia del 22° che dei Velites erano impegnati in altro, ed anche il sottoscritto ha dovuto fare i salti mortali per poter essere presente.

Altro “punto dolens” è stata la mancanza di informazioni, con un centellinarsi delle stesse continuo che ha portato a continue variazioni della pianificazione in base alle info che arrivavano.

Se questo può far parte del gioco con riferimento alle informazioni “tattiche” da acquisire sul campo non è però comprensibile ed auspicabile quando questo “centellinare” coinvolge anche le stesse ROE che devono essere chiare sin da subito per consentire a chi gioca di adeguarsi e di porre la propria pianificazione all’interno dei parametri stabiliti tenendo conto di quello che si può o non si può fare ( vedi possibilità di imboscata al Vip, o chiamata degli elicotteri su ogni punto del territorio una volta eliminate le minacce A/A), sono , a volte, particolari determinanti che possono fare la differenza.

Quello che, sinceramente, non ho capito è stato l’attacco “napoleonico” all’aereoporto. Nella realtà lun aereoporto andrebbe attaccato di notte e di sorpresa altrimenti c’è il concreto rischio di essere invischiati in uno scontro campale che difficilmente vedrebbe prevalere gli incursori.
Anche a voler applicare TTP apposite un attacco “face to face” in campo aperto tra due schieramenti di uguale consistenza secondo me si riduce a vedere a “chi tira più lontano” o a chi ha il ROF più elevato. Certamente all’origine di una tale scelta organizzativa ci saranno state delle validissime ragioni ma , purtroppo, dal punto di vista di gioco e simulativo la scelta non è pagante.

Un’ ultimo appunto che va fatto, assolutamente non all’organizzazione ma alla mentalità ed al modo di vivere questo gioco da parte di diversi partecipanti ( dell’uno come dell’altro schieramento) , è il fatto della correttezza in gioco.

Mi domando che senso ha non dichiararsi o barare in un gioco studiato apposta per ricreare una missione operativa?

Non si vince nulla, non si deve dimostrare nulla a nessuno, e, certamente, non è che chi non si dichiara dimostra qualcosa o dimostra di essere più bravo di qualcun altro anzi, è esattamente l’opposto……

ma questo, purtroppo è un fattore costante del nostro gioco/sport con cui, alla fin fine, ci si abitua a convivere ma che, ogni volta che si deve prendere atto della cosa, torna sempre e comunque a deludere ed a lasciare quell’amaro in bocca che puà guastare anche le cose meglio riuscite.

In ogni caso, alla fine, è imperativo e doveroso ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per realizzare questa edizione della Grande Caccia, a partire dall’ideatore Antonello “Green Beret” Riccciardi e dall’impagabile ed insostituibile Gianni “Wolwerine” Reitani” per finire con tutti i ragazzi che si sono dati da fare e si sono impegnati nella realizzazione della manifestazione.
 
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10 replies since 2/8/2015, 10:40   102 views
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